Roberta Ragusa, parla la Bruzzone: “Antonio Logli ha manipolato suo figlio”
La criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone dice la sua sul caso di Roberta Ragusa. Intervistata da Il Tirreno, l’esperta interviene dopo le parole di Daniele Logli nello studio di Quarto Grado. “Antonio Logli è un bugiardo, un manipolatore e ha ucciso Roberta Ragusa. Lo dicono due sentenze, non io. Le parole di suo figlio in tv? Non ho dubbi che siano genuine, ma si è convinto di qualcosa che non sta né in cielo, né in terra. Io ritengo che sia stato manipolato. In ogni caso ciò che ha detto conta come il due di picche. E ai fini della sentenza della Cassazione la sua attendibilità è pari a quella di una persona che parla con gli amici al bar”.
Le parole di Daniele Logli
Il 22enne, che lavora a Gello di San Giuliano nell’autoscuola di famiglia, continua a difendere il padre Antonio Logli, condannato sia in primo grado che in appello a 20 anni di reclusione per l’omicidio della moglie e l’occultamento del suo cadavere. Il giovane, intervistato da Gianluigi Nuzzi, è convinto la madre non sia morta. “Io ancora oggi la cerco. Io spero sempre che torni. Ci sono buonissime possibilità che sia viva. Dal momento che non ho la certezza di un corpo, perché mi deve essere negata la probabilità?! – si chiede il ragazzo – Io non so spiegarmi questa cosa. Spero solo che stia bene. Nonostante tutto, noi saremo sempre pronti ad accoglierla. Forse però avrebbe paura di tornare, dopo tutto questo… Io son certo che babbo non le abbia fatto nulla“.
L’opinione di Roberta Bruzzone
La Bruzzone si dice convinta che, invece, sia stato proprio il padre di Daniele ad uccidere Roberta. “Umanamente lo comprendo (Daniele, ndr) – spiega a Il Tirreno -, anche perché in questa storia ha pagato un prezzo altissimo. Ma sbaglia: Roberta è morta assassinata dal marito Antonio Logli. Se Daniele non ci crede, glielo spiegheranno i giudici. Dall’impianto accusatorio suo padre emerge come un bugiardo e un manipolatore“. La criminologa aggiunge: “Dobbiamo poi considerare che dal 2012 Daniele ha continuato a vivere con il padre, dipendendo da lui sia dal punto di vista economico e forse anche da quello psicologico“. Vero è che se la sentenza su Antonio Logli dovesse essere confermata, lui andrà in carcere. Alla domanda se anche in questo caso, Daniele possa continuare a credere nell’innocenza del padre, l’esperta replica: “Io mi occupo di manipolazione di tipo affettivo da tanti anni. Non so se sia questo il caso, ma quando una persona interrompe i contatti sistematici col manipolatore, si apre uno spazio maggiore di autocritica e di margine decisionale. Astrattamente però è anche possibile che Daniele rimanga convinto dell’innocenza del padre e che, se andrà in carcere, resti ad aspettarne la sua scarcerazione”.
Le dichiarazioni di Antonio Logli
Nel frattempo Antonio Logli, dal canto suo, continua a professarsi innocente. Intervistato da Francesca Carollo per Quarto Grado, aveva dichiarato: “Noi speriamo che torni (Roberta, ndr.) perché oggettivamente io non l’ho uccisa come hanno detto i giudici. Per me, per noi tutti Roberta è viva. Quindi speriamo che torni… perché se l’assassino sono io che non gli ho fatto niente, per me deve tornare. A meno che non sia successo qualcos’altro…”