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Cose da Vip

Lo zio di Pamela Mastropietro: “Desirée come Pamela. Spero non dicano che se l’è cercata”

La vicenda di Desirée Mariottini, la studentessa di 16 anni morta a Roma nel quartiere di San Lorenzo, da molti è stata associata a quella di Pamela Mastropietro. Entrambe ragazze giovanissime vittime di un tragico destino. L’annessione fra i due casi è stata immediata anche per lo zio di Pamela, l’avvocato Marco Valerio Verni, che ha detto la sua sulle pagine de Il Tempo. “Quando ho letto quello che era successo (a Desirée, ndr) ho pensato subito a mia nipote, che peraltro sempre presente nei miei ricordi. Mi è tornata alla mente anche la vicenda di Amalia, quella ragazza trovata in una casa demaniale a San Giovanni. Dormivano accanto al suo corpo in decomposizione. Raccapricciante. Ecco io spero che in quest’ultimo caso di cui stiamo parlando non ci siano i soliti imbecilli a dire che Desirée se l’è cercata. Non sappiamo niente di quello che è successo. Errori o scelte sbagliate non significano che una ragazzina meriti di fare una fine atroce“.

Verni continua poi il suo sfogo. Alla domanda se per Desirée sarà fatta giustizia, replica: “E’ molto difficile rispondere. Perché anche la storia di Pamela avrebbe dovuto chiudersi in maniera chiara e sintetica. Abbiamo invece incontrato enormi difficoltà e ancora le incontriamo..“. In particolare, lo zio della 19 enne fa riferimento alla “fretta” con cui i giudici pare vogliano chiudere il caso. “In un mese devo studiare centinaia e centinaia di pagine e non avrò il tempo materiale di chiedere integrazioni probatorie. Si parla di tracce, di Dna, si parla di scienza. Con trenta giorni è impossibile approfondire“. Sul processo per la morte della nipote, aggiunge:  “Mi sarei aspettato maggiore collaborazione, sono state numerose le volte in cui ho chiesto di visionare gli atti. Mia sorella (la madre di Pamela, ndr) ha ragione quando dice che ci sentiamo degli imputati, più che la parte lesa. Dobbiamo leggere le notizie che riguardano la nostra Pamela dai giornali“.

Desirée, morta a 16 anni, “drogata e violentata” a Roma

L’autopsia sul corpo di Desirée Mariottini rileva tracce di droga e segni di un rapporto sessuale. Lo riporta il sito web dell’Ansa. Desirée, 16 anni appena, sarebbe stata drogata e violentata. La morte sarebbe quindi sopraggiunta dopo un’overdose e uno stupro da parte del “branco” (cioè di un gruppo di persone). La ragazza, di Cisterna di Latina, è stata trovata morta in uno stabile occupato a Roma, nel quartiere di San Lorenzo, nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 ottobre. C’è anche un testimone, un ragazzo senegalese, che alla polizia ha raccontato: “L’hanno drogata e violentata“. Un teste oculare che avrebbe visto Desirée moribonda, o forse già morta, sdraiata con una coperta sopra.

Una ragazza urlava – ha detto il giovane, che ha già reso deposizione in Questura -. Ho guardato quella che urlava e c’era un’altra ragazza a letto: le avevano messo una coperta fino alla testa, ma si vedeva la testa. Non lo so se respirava ma sembrava già morta, perché l’altra ragazza urlava e diceva che era morta”. Il racconto del giovane è vagliato in queste ore anche dai magistrati della Procura di Roma del pool reati sessuali che procedono per omicidio e stupro. “Io sono del Senegal. Io c’ero quella sera, dopo che è morta c’ero”, ha raccontato il testimone le cui parole sembrano rafforzare gli indizi emersi dall’esame autoptico.

 

 

 

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