Caso Roberta Ragusa: svelata la foto mai mostrata agli investigatori. Ci sono voluti ben sette anni per vedere come era vestita Roberta Ragusa il giorno della sua scomparsa. O almeno è questo quello che era stato raccontato da Antonio Logli. A mostrare la foto è stata la trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado”, in cui si vede Roberta con il pigiama rosa che avrebbe indossato anche nella notte della scomparsa. La foto “incriminata” era in possesso del marito di Roberta, accusato per il presunto omicidio della moglie. Dal 2012, né Antonio Logli, né i suoi legali, né il resto della famiglia o la sua attuale compagna Sara Calzolaio, ha ritenuto di tirarla fuori prima e darla agli investigatori impegnati nelle ricerche. La foto mostra Roberta con il pigiama rosa, indossato la sera tra il 13 e il 14 gennaio 2012, una vestaglia rossa e un cappellino in testa.
Roberta Ragusa: Daniele Logli intervista a Quarto Grado
La puntata di Quarto Grado, andata in onda venerdì 19 ottobre 2018 ha ospitato ed intervistato nel suo programma Daniele Logli, il primogenito della donna scomparsa nel 2012 a San Giuliano (Pisa). Il figlio di Roberta Ragusa, nel corso della trasmissione, ha ribadito più volte di essere convinto che la madre sia ancora viva e di credere fermamente alle parole del padre Antonio Logli, condannato a 20 anni per l’omicidio della donna. “Io ancora oggi la cerco. Io spero sempre che torni. Ci sono buonissime possibilità che sia viva. Dal momento che non ho la certezza di un corpo, perché mi deve essere negata la probabilità?! – si chiede il 21 enne – Io non so spiegarmi questa cosa. Spero solo che stia bene. Nonostante tutto, noi saremo sempre pronti ad accoglierla. Forse però avrebbe paura di tornare, dopo tutto questo… Io son certo che babbo non le abbia fatto nulla“. Daniele aveva poi attaccato le cugine: “Non hanno fatto i nostri interessi, preferendo provare a conviverci che mio padre avesse ucciso mia madre“.
Roberta Ragusa, Antonio Logli stupisce tutti: “E’ viva!”
Antonio Logli parla in esclusiva a Quarto Grado. La giornalista Francesca Carollo incontra il marito di Roberta Ragusa, accusato dell’omicidio della donna, nel salotto della casa dei due coniugi. “Questo è il salotto di casa vostra, qui ci sono decine di foto della vostra famiglia. C’è anche la foto del vostro matrimonio – esordisce la Carollo – E’ una casa come se qualcuno dovesse tornare dall’oggi al domani”. “Noi speriamo che torni (Roberta, ndr.) perchè oggettivamente io non l’ho uccisa come hanno detto i giudici. Per me, per noi tutti Roberta è viva. Quindi speriamo che torni” risponde fermamente Antonio Logli. “Quindi per te è viva Roberta?” chiede la giornalista. “Per me sì. Perchè se l’assassino sono io che non gli ho fatto niente, per me deve tornare. A meno che non sia successo qualcos’altro…”.
“Io non ho ucciso Roberta”
“Tu hai detto ‘per me Roberta è viva e aspettiamo che torni’…sai che questa frase può attirarti un sacco di critiche?” chiede, logicamente, la Carollo. “Mah…allora devo dire una cosa: e quelli che hanno detto di me che sono un assassino? Io non sono un assassino. Io non ho ucciso Roberta.” replica in maniera convinta Logli. Il marito di Roberta continua a professarsi innocente, nonostante su di lui pesa la decisione della Corte di Assise d’Appello che lo ha condannato, lo scorso maggio, a ben 20 anni di reclusione. Per Logli le porte del carcere non si sono ancora aperte in quanto i suoi legali hanno richiesto l’appello in Cassazione.
Photo credits Quarto Grado