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Isabella Noventa, il fratello spiazza tutti: “Disposto a pagare gli assassini pur di riavere il corpo”

Dopo la sentenza che ha confermato la condanna per i responsabili dell’omicidio di Isabella Noventa, il fratello e la mamma hanno lanciato proprio ieri 19 ottobre 2018, un appello in esclusiva a Pomeriggio CinquePaolo Noventa, proprio davanti alle telecamere di Barbara D’Urso, ha spiazzato tutti i telespettatori con delle dichiarazioni molto forti. “Non è un appello a Freddy ma un’offerta a Debora, la donna che ha ucciso mia sorella” ha esordito l’uomo.

Le dichiarazioni di Paolo Noventa

Visto che la coscienza non ce l’ha e gli anni se li dovrà fare tutti in carcere, visto che quel corpo è scomodo e significante per loro, per noi è invece importante, sono anche disposto a pagare una bella somma“. Affermazioni scioccanti quelle del fratello di Isabella. Parole che hanno lasciato interdetta anche la stessa conduttrice. “Offrire dei soldi a una donna che è stata dichiarata colpevole, è una roba forte” ha commentato Barbara. “Io vedo mia madre soffrire tanto per questa cosa e di conseguenza è una scelta… il vile denaro non è importante per noi ma forse più per loro” ha replicato Paolo Noventa.

L’appello di Ofelia

In collegamento insieme a lui, anche l’anziana madre Ofelia. La donna 86 enne è stata dimessa dall’ospedale proprio nella giornata di ieri e, dalla sua camera da letto, ha voluto lanciare l’ennesimo appello agli assassini della figlia affinché dicano dove abbaiano nascosto il cadavere. Rivolgendosi a Freddy Sorgato ha detto: “Volevo solo dire dov’è che ha messo mia figlia, dove l’ha portata“. La donna ha poi aggiunto: “Sono tutti e tre assassini, mi dispiace dire così ma non so più cosa altro aggiungere”. 

La giornata del 9 ottobre 2018, quella della sentenza, Ofelia l’ha passata con il telefono accanto, in collegamento diretto con il figlio Paolo, che attorno alle 18 l’ha informata direttamente dall’aula bunker di Mestre che nulla era cambiato. La Corte d’Appello ha infatti confermato la sentenza di primo grado condannando a 30 anni di carcere i fratelli Freddy e Debora Sorgato, mentre Manuela Cacco dovrà scontare 16 anni e 10 mesi di reclusione.

Isabella Noventa, i fratelli Sorgato intercettati in carcere: “Non riusciranno mai a trovare il corpo”

La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado condannando a 30 anni di carcere i fratelli Freddy e Debora Sorgato. Il delitto, però, presenta ancora molti punti oscuri: fra tutti, il mancato ritrovamento del corpo della segretaria di Albignasego, in provincia di Padova. Il ballerino e la sorella, con la complicità della tabaccaia veneziana Manuela Cacco (condannata a 16 anni e 10 mesi di reclusione), hanno fatto sparire il cadavere. Nei colloqui intercettati in carcere, i due appaiono estremamente lucidi e calcolatori. Da questi filmati, infatti, emerge chiaramente come i fratelli Sorgato non hanno alcuna intenzione di svelare il luogo dove è sepolto il cadavere. “Non riusciranno mai a trovare il corpo” queste le parole incriminate.

La ricostruzione dell’omicidio

Secondo la ricostruzione effettuata dalla Procura, Isabella Noventa è morta per gelosia e rancore. Uccisa con una mazzetta nella casa dell’uomo. Tutto, secondo la ricostruzione, sarebbe stato studiato a tavolino dal trio, anche come dovevano sbarazzarsi del corpo. A dimostrazione di ciò per la Procura vi sarebbero diversi passaggi, tra cui la passeggiata che Manuela Cacco fece in centro per farsi riprendere dalle telecamere con indosso il giacchetto di Isabella Noventa. Il pm aveva chiesto alla Corte d’Appello la conferma della sentenza di primo grado, la quale condannava a 30 anni di reclusione Freddy e Dobora Sorgato, e a 16 anni 10 mesi la tabaccaia Manuela Cacco. Gli avvocati difensori hanno provato a smontare, nelle precedenti udienze, tutti i tasselli evidenziati dal pubblico ministero.

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