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Gessica Lattuca, parla il compagno: “Io sono innocente, la famiglia dica la verità”

Filippo Russotto, il compagno di Gessica Lattuca, la 27 enne di Favara scomparsa il 12 agosto 2018 parla in esclusiva a Mattino Cinque. “Io sono innocente al 100%, ma lascio che le forze dell’ordine facciano il loro lavoro” afferma l’uomo. “Il sangue trovato in casa mia è del fratello di Gessica, ma è perché lui si era fatto male dando i pugni in giro per strada quando ha saputo della scomparsa, e io l’ho aiutato a pulirsi” spiega Russotto, che ha dovuto anche scontare un periodo agli arresti domiciliari e che ha ancora adesso alcune delle sue proprietà immobili sotto sequestro.

“È necessario analizzare le tracce di sangue che sono state rinvenute all’interno dell’abitazione di Filippo Russotto” scrive la Procura di Agrigento. “Se le tracce dovessero appartenere alla donna scomparsa, lo scenario potrebbe cambiare ed emergerebbero inequivocabili responsabilità”, svela il settimanale Giallo.

Russotto spiega di aver dormito per una sola notte a casa della suocera “per stare con i bambini”, ma di aver litigato con lei e la famiglia. “Che dicessero la verità – dice Filippo – La verità la sanno loro, non io. Cosa faceva Gessica, dove andava…io sono all’oscuro di tutto”. L’uomo parla poi dell’ipotesi delle forze dell’ordine che la 27 enne possa essere finita in un giro di prostituizione legato all’ex datore di lavoro Giuseppe Volpe. “Tante persone la verità non la dicono. La verità è che Gessica usciva, usciva sia la sera che il giorno…lo sa tutto il paese…[…]…Io non ho mai sentito dire del giro di prostituzione. Io in quel periodo ero agli arresti domiciliari e come facevo a saperlo?” La vicenda della scomparsa di Gessicaa, ancora al vaglio degli inquirenti, resta comunque aperta, così come la speranza dei parenti di ritrovarla viva.

Gessica Lattuca, spunta l’ombra dei ricatti hard ai clienti del giro di prostituzione

Spunta una clamorosa traccia che sembrerebbe legare la scomparsa di Gessica Lattucaal giro di ragazze squillo gestito da Gaspare Volpe, suo ex datore di lavoro e oggi in carcere. Pare che gli inquirenti stiano indagando su delle vere e proprie estorsioni a luci rosse. Secondo quanto emerso, infatti, alcune delle donne presenti nell’organizzazione avrebbero ricattato i clienti considerati maggiormente facoltosi, quelli che avevano una reputazione da mantenere o più semplicemente uomini sposati. 

Volpe è finito in manette poiché coinvolto nel giallo della giovane mamma di 4 figli, sparita da Favara il 12 agosto scorso. L’uomo però non agiva da solo, bensì insieme ad un altro pregiudicato favarese, ed insieme gestivano un giro di prostituzione. Dalle intercettazioni telefoniche, effettuate dai Carabinieri di Agrigento tra il 2015 e il 2017, è emerso più volte che Gessica Lattuca si prostituiva insieme ad una sua amica. Le giovani in cambio della prestazione sessuale con i clienti, come riporta Il Messaggero, ricevevano poche decine di euro, dosi di cocaina e generi alimentari. 

Ora, però, sembra affacciarsi un’altra inquietante ipotesi sul caso della 27 enne scomparsa. Sembrerebbe che all’interno del giro di prostituzione siano coinvolte non solo ragazze residenti a Favara, ma anche ad Agrigento e Castrofilippo. Gli incontri fra queste e i clienti sarebbero avvenuti in località appartate, lontane da occhi indiscreti e spesso in autovetture o in casolari di campagna in disuso. Ma non è tutto qui. Pare, infatti, che alcune delle ragazze coinvolte fossero solite filmare le effusioni con un cellulare nascosto nelle borsette. Tutto questo all’insaputa del cliente di turno e per poterlo, in seguito, ricattare. Tale pista investigativa non ha fornito ancora elementi utili al ritrovamento di Gessica. Tuttavia, sembra comunque essere importante per giungere alla soluzione del giallo.

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