Maria Tanina Momilia trovata morta a Fiumicino: il personal trainer ha confessato l’omicidio
Il personal trainer di Maria Tanina Momila ha confessato l’omicidio della donna. Andrea De Filippis, stando quanto si apprende da Rai News, si è costituito presso la stazione dei Carabinieri di Fiumicino. L’ex ispettore di polizia e istruttore di palestra ha ammesso di aver ucciso Tanina, madre di due adolescenti di 13 e 17 anni. La donna di 39 anni di Fiumicino era scomparsa domenica mattina, verso le ore 10. Lunedì 8 ottobre la macabra scoperta: due operai hanno trovato il corpo ed hanno immediatamente chiamato i Carabinieri. Tanina era riversa nell’acqua del fosso in via Castagnevizza a Fiumicino. Al momento sono ancora ignote le cause del delitto. L’uomo è stato arrestato dopo la confessione.
Come riporta l’edizione online de Il Messaggero, Andrea De Filippis si è recato dai Carabinieri di Fiumicino accompagnato dal suo avvocato. Il legale ha dichiarato: “Il mio assistito è pronto a prendersi le sue responsabilità“. Il personal trainer, proprio nell’interrogatorio precedente alla confessione, aveva dichiarato di essere innocente. Agli inquirenti aveva affermato: “Non avrei mai potuto fare del male a Tanina. Non sono il mostro che i giornali descrivono. Maria Tanina Momilia era una mia allieva come tante altre, avevamo un ottimo rapporto”. Chi indaga aveva subito concentrato le indagini sul 56enne e sulla palestra in cui i due si sarebbero incontrati per la lezione individuale. Andrea De Filippis dovrà ora rispondere per ciò che ha commesso.
Omicidio Maria Tanina Momilia: rilievi decisivi
Restano ancora da chiarire l’orario del decesso e la durata della permanenza in acqua del corpo di Maria Tanina Momila. Sono infatti attesi i responsi della Scientifica e dell’autopsia. I Ris hanno effettuato i rilievi nella palestra frequentata dalla donna. Secondo alcune ipotesi Tanina potrebbe essere stata uccisa proprio all’interno della struttura. Per gli inquirenti la 39enne potrebbe essere stata trasportata e gettata nel canale dopo il decesso. Il 9 ottobre i Carabinieri hanno sequestrato per tali ragioni, su disposizione dell’autorità giudiziaria, la palestra a pochi metri dalla casa della vittima. Nel corso dei rilievi sarebbero state isolate su uno dei tatami (tappeto di gomma di piuma in uso nelle palestre, ndr) delle tracce ritenute rilevanti. Forse la colluttazione potrebbe essere iniziata proprio su quel tappeto.
Le indagini sull’omicidio di Maria Tanina Momilia
Maria Tanina Momilia aveva soltanto 39 anni, un marito e due figli. Una vita “normale” che è stata spezzata per sempre per mano di un uomo. Sul movente e sulla dinamica dell’omicidio dovranno fare chiarezza gli inquirenti, ma la violenza usata è scioccante e allarmante. Il corpo privo di vita di Tanina presentava segni di percosse, per nulla compatibili con una caduta. Gli inquirenti per questo motivo hanno subito ipotizzato che il delitto non può essere avvenuto lungo il canale in cui è stata ritrovata. Gli inquirenti, nonostante la recente confessione, non stanno tralasciando nulla al caso. Da lunedì i carabinieri hanno passato al setaccio ogni dettaglio della vita della donna: abitudini, situazione economica, amicizie e frequentazioni, comprese quelle che la famiglia conosceva meno. Gli inquirenti hanno sentito diverse testimonianze, a cominciare da quelle del marito e delle persone più vicine alla donna.
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