Iuschra Gazi scomparsa, fermato il super testimone Enrico Ragnoli [VIDEO]
Il super testimone della scomparsa di Iuschra Gazi, Enrico Ragnoli, è stato fermato questa mattina all’alba dai Carabinieri di Brescia. Il fermo riguarda un reato che non ha nulla a che fare con la scomparsa dell’adolescente di 11 anni (ne compierà 12 nel mese di dicembre) affetta da autismo, sparita nel nulla il 19 luglio scorso. Ragnoli è stato fermato per una rapina commessa circa 6 anni fa. Il super testimone era già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti. Secondo la testimonianza, Enrico Ragnoli ha visto Iuschra Gazi seduta su una panchina ricavata da un tronco di un albero, nella zona Castello, poco lontano dal bosco nel quale l’adolescente si trovava in gita con la Fondazione bresciana FOBAP. Stando quanto ricostruito, Iuschra si è allontanata dall’area area picnic nel comune di Serle, nella provincia di Brescia, sfuggendo letteralmente dalla vista degli educatori della Fondazione. Ragnoli sostiene di averla vista e di averla provata a chiamare ma, a causa di un rumore forte, l’adolescente si sarebbe spaventata e avrebbe iniziato a correre. Il teste aveva inoltre fornito agli inquirenti una sua ipotesi su dove possa essersi diretta Iuschra. La zona indicata dall’uomo è stata battuta in questi ultimi giorni, anche con l’utilizzo di strumenti tecnologici ma non è emerso nulla. Non è stata trovata alcuna traccia di Iuschra Gazi. I genitori continuano a lottare per non far cessare le ricerche.
Iuschra Gazi scomparsa da 70 giorni: le ultime notizie a Quarto Grado
Iuschra Gazi è scomparsa da 78 giorni: Quarto Grado nella precedente puntata, andata in onda il 28 settembre scorso, è tornato sul caso dell’adolescente di 11 anni (ne compierà 12 nel mese di dicembre) affetta da autismo. La ragazzina è sparita nel nulla il 19 luglio scorso, durante una gita con la Fondazione bresciana FOBAP mentre si trovava in un’area picnic nel comune di Serle, nella provincia di Brescia. Il 27 settembre sono riprese le ricerche di Iuschra Gazi. Il nuovo programma delle operazioni nei boschi, per cercare di ritrovare la bambina bengalese, prevedeva il setaccio di 70 ettari al giorno per una decina di giorni di ricerche. In campo vi erano 80 persone, tutte specializzate e suddivise in squadre che battevano, palmo dopo palmo, i boschi della frazione di Castello scendono verso Botticino. Una zona distante dall’altopiano di Cariadeghe ma indicata da una nuova testimonianza come possibile zona di avvistamento della piccola nelle ore immediatamente successive alla scomparsa. I primi giorni di ricerche si sono conclusi ma non sembrano esserci grandi novità. Forse Iuschra Gazi ha incontrato qualcuno quel 19 luglio? Magari qualche persona può averla vista in difficoltà e averle dato un passaggio? O magari la sta ospitando? La ragazzina bengalese affetta da autismo comunica principalmente con i suoi grandi occhioni. Iuschra non parla, l’unica cosa che sa dire è la parola ‘mamma’. Presumibilmente l’adolescente potrebbe essersi incamminata da sola nell’area sottoposta ora al nuovamente al setaccio. Questa ipotesi sembra al momento coincidere con quanto affermato da un testimone, che dice di averla vista il giorno successivo alla scomparsa. I genitori della piccola da mesi la cercano disperatamente, ipotizzando che qualcuno possa averla rapita. Più volte, nelle diverse interviste, ci hanno tenuto a ricordare che Iuschra non sa parlare e quindi non sa comunicare di avere fame. Il padre ha inoltre chiesto più volte alle autorità di controllare anche le case che si trovano nelle zone limitrofe in cui è scomparsa.
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