Sembra essere dietro l’angolo la svolta nell’omicidio avvenuto ad Arce, in cui venne assassinata brutalmente Serena Mollicone. Nella giornata di ieri, 2 ottobre, sono state ascoltate in Procura due donne: si tratta della titolare di un bar e una conoscente della 18enne assassinata il primo giugno del 2001. La Procura di Cassino, insieme ai Carabinieri, sta cercando di ricostruire come Serena Mollicone arrivò ad Arce, visto che quella mattina si era recata a scuola a Sora. Chi indaga vuole comprendere se la studentessa era in compagnia, o se aveva incontrato qualcuno poco prima di recarsi nella caserma. Inoltre si vuole verificare se qualche persona era a conoscenza dell’intenzione di Serena di recarsi presso lo stabile dei carabinieri del paese. Per tale ragione nella giornata di ieri, come riportano diverse testate giornalistiche locali, gli inquirenti hanno interrogato diverse persone, tra cui le due donne. La titolare del bar nel corso degli anni aveva dichiarato di aver visto Serena Mollicone la mattina della sua scomparsa ma, da un certo momento in poi, ritrattò la propria versione. La conoscente della studentessa invece sostiene di aver incontrato Serena Mollicone poco dopo le 11 del primo giugno proprio ad Arce. Secondo la sua testimonianza Serena Mollicone era in compagnia di un’altra ragazza ed insieme si sarebbero diresse in direzione della caserma.
Entro il 14 ottobre si concluderanno le indagini riguardanti il delitto avvenuto ad Arce e per tale ragione in questi ultimi giorni vi è piano fermento. Tutte queste testimonianze servono agli inquirenti per collocare con maggiore certezza la morte di Serena Mollicone, oltre che per comprendere e ricostruire tutti gli spostamenti della 18enne, così da avere un quadro accusatorio completo. Al palazzo di Giustizia nella giornata di ieri, 2 ottobre, si è inoltre recato anche uno degli indagati: l’appuntato Francesco Suprano. L’uomo, accompagnato dal suo avvocato, ha fatto richiesta di visione della perizia dei Ris. Al momento sono indagati: l’ex comandante dei Carabinieri della stazione di Arce, Franco Mottola, sua moglie Anna, indagata per omicidio volontario ed occultamento di cadavere, il loro figlio Marco, denunciato dalla stessa Serena per spaccio; il maresciallo Vincenzo Quatrale, indagato oltre che per il reato di concorso in omicidio nei confronti di Serena Mollicone, anche per quello di istigazione al suicidio per il brigadiere Santino Tuzi; il maresciallo Francesco Suprano, indagato con l’accusa di favoreggiamento, in quanto avrebbe omesso di riferire agli inquirenti fatti e circostanze di rilevante importanza per le indagini. La verità sulla morte della ragazza sembra quindi per emergere a breve.
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