Riprende oggi, 2 ottobre 2018, il processo per l’omicidio di Noemi Durini, a carico di Lucio Marzo: attesa con ansia la condanna chiesta dal pm Anna Carbonara. Nel frattempo però una grande assenza in aula, presso il Tribunale dei Minori di Lecce, non è passata inosservata: a mancare è il padre del ragazzo di Montesardo, il signor Biagio Marzo. A riportare ciò è stato il giornalista e inviato di Quarto Grado Remo Croci. Il padre di Lucio era stato tirato in ballo dal figlio in alcune confessioni successive a quella che permise il ritrovamento del cadavere della 16enne di Specchia. Il figlio lo aveva accusato di concorso in occultamento di cadavere. La Procura aveva chiesto l’archiviazione per Biagio Marzo, ma i legali della famiglia di Noemi Durini si erano opposti. Il gip Vincenzo Brancato ha accolto alcune settimane fa l’opposizione dei familiari e il 16 novembre 2018 dovrà decidere se archiviare definitivamente la posizione del signor Marzo, accogliendo quindi la richiesta della Procura, o se ritenere valida l’opposizione avanzata dai legali della famiglia della vittima. Se dovesse optare per quest’ultima, il gip avrà davanti due strade: o formulare l’imputazione coatta per Biagio Marzo, oppure disporre nuove indagini delegandole al pm. Assente anche la mamma di Lucio. A sostenere il ragazzo, che ha ascoltato la requisitoria del pm Anna Carbonara, vi sono i suoi avvocati. Al termine dell’arringa la pm formulerà la richiesta di condanna.
Assente in aula quest’oggi anche la mamma di Noemi Durini, Imma Rizzo. Il padre della ragazza, Umberto Durini, è arrivato invece accompagnato dal suo avvocato Francesco Zacheo. Il legale, come riporta l’inviato di Quarto Grado Remo Croci, incalzato dalle domande dei giornalisti fuori dal Tribunale dei Minori di Lecce ha affermato: “Mi auguro una sentenza di condanna abbastanza dura. Per me si meriterebbe due ergastoli visto il delitto che ha commesso”. Nella giornata di domani, 3 ottobre, è prevista invece l’arringa degli avvocati difensori di Lucio Marzo.
AGGIORNAMENTO ORE 13.20: Il pm Anna Carbonara, come riporta l’inviato di Quarto Grado Remo Croci, sta focalizzando al momento la propria requisitoria sull’analisi dell’elemento psicologico di Lucio Marzo e la sua dipendenza dal padre.
AGGIORNAMENTO ORE 13.50: Al termine della lunga requisitoria la pm Anna Carbonara ha chiesto per Lucio Marzo, accusato dell’omicidio della fidanzata Noemi Durini, la pena di 18 anni di reclusione. La sentenza è prevista per giovedì 4 ottobre 2018.
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