I viadotti e i ponti delle autostrade A24 e A25 sono stati oggetto di analisi approfondite da parte delle Iene, le quali hanno mandato l’inviato Roma per capire se ci sia qualcosa da temere oppure no. I chilometri tenuti sott’occhio dall’indagine sono molti e si dividono intorno ad un dubbio: si tratta di un eccessivo allarmismo provocato dalla tragedia occorsa al ponte Morandi oppure di una giusta precauzione da prendere prima che sia troppo tardi? Per capire se tali strutture siano davvero sicure sono state portate avanti numerose interviste alle più disparate figure: cittadini, ingegneri, il precedente ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, Danilo Toninelli che ricopre attualmente la carica e l’imprenditore Carlo Toto (a capo della Toto Holding, azienda che si occupa delle costruzioni stradali e delle grandi opere, della quale fa parte la società Strada dei Parchi responsabile proprio delle autostrade A24 e A25).
Toninelli non si è tirato indietro ed ha assicurato che sono già stati stanziati dei fondi per la messa in sicurezza delle autostrade d’Abruzzo e del Lazio. Al tempo stesso, il ministro ha affermato che la concessione con Strada dei Parchi sarà necessariamente rinegoziata ed attualizzata. Non bisogna comunque farsi influenzare da quanto accaduto al ponte di Genova. La tragedia ha causato decessi, dolore e danni economici ingenti, tuttavia non si possono paragonare i due casi visto che non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro. Una nota positiva è rappresentata dagli interventi antiscalinamento in caso di terremoto: qualche tempo fa i lavori hanno causato disagi alla circolazione ma dovrebbero garantire livelli di sicurezza ben superiori rispetto al passato. Ovviamente uno scrupolo in più, come l’indagine condotta dalle Iene, non può che far piacere a tutti gli italiani costretti a percorrere quelle strade per lavoro o per piacere. L’importante è non creare allarmismo ma limitarsi a constatare i fatti con obiettività.
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