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Nadia Toffa ha pochi mesi di vita? ecco la sua confessione

Nadia Toffa è stata molto sostenuta dai fan quando ha scoperto di essere malata di cancro, ma nell’ultimo periodo, in cui sembra star meglio, ha avuto alcuni scontri poco piacevoli a causa di alcune sue dichiarazioni che sono state fraintese. Dopo aver definito il cancro come “un dono” molti utenti del web le si sono scagliati contro accusandola in svariati modi. Ora al centro dell’attenzione c’è un’altra sua dichiarazione, infatti la conduttrice ha detto: “Se dovessero dirmi che ho pochi mesi di vita? Smetto di curarmi e vado al mare”. 

Il prossimo 9 ottobre 2018 uscirà il libro Fiore d’inverno, scritto proprio dalla Toffa, che racconta come la Iena, nonostante i momenti bui, sia riuscita a trasformare la tragica esperienza in un’occasione per migliorarsi. Queste le sue parole, rilasciate al Corriere della sera in una lunga intervista: ” Quando con la determinazione ottieni sempre tutto, non sei preparata all’accettazione di un limite. Quando scrivi un libro come il mio ci metti dentro tutta te stessa, parlandone è venuta fuori la mia natura più estroversa e ho deciso di far prevalere un messaggio positivo. Purtroppo non tutti hanno colto, e ci sta che la mia comunicazione non sia stata immediatamente comprensibile, che per me non è il cancro ad essere un dono, ma è una sfiga che ho saputo trasformare in un dono, cioè la forza che ha saputo tirarmi fuori. Ho cercato di trasformare questo accidente che ovviamente mai e poi mai avrei voluto, in un’opportunità per riuscire a conviverci”. Invece alle critiche ricevute riguardo alla poca chiarezza delle affermazioni riguardo la malattia che per le frasi utilizzate potrebbero illudere che non ci sia bisogno di curarsi, Nadia ha risposto: “Se fosse così non avrei fatto operazioni chirurgiche, chemioterapia e radioterapia che sono le armi principali per combattere la maggior parte dei tumori, questo l’ho ripetuto mille volte. Il messaggio non era se non t’impegni abbastanza non guarisci. E se c’è stata una diversa interpretazione di ciò che ho detto è perché non mi sono espressa in modo sufficientemente chiaro, le parole a volte sono limitanti: io non credo di avere chissà quali risorse però sono riuscita a rovesciare l’ottica della malattia per vederci un’opportunità. Non sconfiggerlo, che è un’altra cosa purtroppo, ma provare a combatterlo anche in un’altra maniera diciamo di lavorarlo ai fianchi”.

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