Era la notte del 31 agosto 1997, quando Lady Diana e Dodi Al Fayed persero la vita a bordo di una Mercedes S280, insieme all’autista Henry Paul, che finì contro il tredicesimo pilastro del tunnel de L’Alma di Parigi. Molte le ipotesi di complotto che sono state fatte negli anni e il più grande sostenitore fu il padre di Dodi, Mohamed Al Fayed, ma oggi a vent’anni da quel tragico incidente è stata fatta una rivelazione choc. L’auto su cui viaggiava la principessa Diana era da rottamare e quindi non vi è stato alcun complotto, ma solo una serie di sfortunate coincidenze. Questa sconvolgente verità è il risultato di un’inchiesta investigativa diventata libro, Chi ha ucciso Lady D?, effettuata dal fotografo francese presente la notte la notte dell’incidente, Pascal Rostain, insieme a due giornalisti francesi del settimanale Paris-Match.
La tesi iniziale, quella che è ricordata da tutti, è la lunga corsa ad alta velocità per seminare i paparazzi che seguivano perennemente i due amanti. Proprio questa tesi portò all’accusa di scarsa lucidità di guida di Henry Paul. La nuova rivelazione però conferma quello che fu segnalato più volte da un altro autista della società, che la macchina non era idonea alla circolazione perché il mezzo non riusciva a tenere la velocità e a frenare. Forse si è arrivati alla verità di questo evento tragico, che per anni è stato vittima di supposizioni, ma soprattutto ha lasciato un grande dolore e vuoto ai due figli di Lady Diana, il principe William e Harry. Per anni e ancora tutt’oggi in molti teorizzano tesi complottiste e cospiratorie che parlano di omicidio vero e proprio, e ora, finalmente, uno dei più grandi misteri riguardanti la morte di Lady Diana è stato chiarito dal patologo che ha effettuato l’autopsia sul corpo della sfortunata Principessa del popolo. Dal punto di vista patologico non c’erano prove che la principessa Diana fosse incinta, né di Dodi Al-Fayed né di nessun altro. Il medico Richard Shepherd ha però affermato una triste verità: “Vorrei poter dire che Diana sarebbe morta qualunque cosa fosse accaduta, ma la verità è che se avesse indossato la cintura di sicurezza sarebbe stata qui per i matrimoni del principe William e di Harry”.