E’ passata neanche una settimana quando Lory Del Santo, alla telecamere di Verissimo, ha confessato il dramma vissuto negli ultimi mesi; il figlio 19enne Loren si è tolto la vita a causa di problemi, “Mio figlio Loren ci ha lasciato. Si è tolto la vita a causa di una grave patologia cerebrale. Il suo cervello si è spento per un collasso mentale”. Queste le parole con cui si apre il racconto di Lory del Santo. La soubrette sarebbe dovuta entrare nella Casa più spiata d’Italia ma durante la prima puntata del Grande Fratello Vip non è stato mostrata la sua passerella, ancora non si sa con certezza se prenderà comunque parte al cast del reality. Fa polemica però la grande assenza della Del Santo al funerale di Loren. E stato il giornalista Antonello Piroso a rivelare che Lory Del Santo non ha partecipato ai funerali del figlio. Sui social, infatti, ha scritto: “Il 29/8 ricevo whatsapp: “Figlio più piccolo #LoryDelSanto suicida a LA. Lo dice la di lei sorella. Lory non va a funerali per paura di esclusione #GFVIP”. Lory ora: “Avevo deciso di non partecipare, invece al GF ci vado come terapia”. Io invece mi farei vedere direttamente da uno bravo”. Motivo della sua assenza? Il Grande Fratello. Il web si sta già ribellando alla decisione della regista, gli utenti infatti non riescono a capire come possa essere più importante la partecipazione in un programma tv rispetto al dolore per la perdita di un figlio.
Così aveva raccontato a Silvia Toffanin circa il dramma vissuto un mese fa: “Mi sono distrutta la mente in questo periodo per capire se umanamente si poteva fare qualcosa per aiutarlo – afferma l’attrice – ma difficilmente si possono aiutare casi di questo genere. Ho un solo senso di colpa: l’ultima volta che ci siamo visti non gli detto ti voglio bene anziché baciarlo e basta. Niente altro. Ho cercato di vivere da sola questo periodo senza parlare con nessuno. Senza amici. Senza poter dire la verità. Parlo per ritrovare la forza, per essere forte. Ora devo riprendermi. Devo incontrare le persone. Mi hanno detto che stare segregata nel mio dolore non mi può fare che male”.