Si riaccendono i riflettori sull’omicidio di Marco Vannini: il processo d’Appello, dopo i ricorsi, è sempre più vicino e atteso. Quarto Grado nella prima puntata di stagione, come annunciato su Facebook dal conduttore Gianluigi Nuzzi, tornerà sul caso rinnovando la richiesta di giustizia. Il 20enne di Cerveteri quella tragica sera del 17 maggio del 2015 si trovava nella villetta di famiglia della fidanzata Martina Ciontoli, a Ladispoli. I due ragazzi non erano soli in casa: vi erano anche il capofamiglia Antonio Ciontoli, luogotenente della Marina Militare di 48 anni, la moglie Maria Pezzillo, il fratello di Martina, Federico Ciontoli e la sua fidanzata, Viola Giorgini. Ad un certo punto la tragedia. Marco Vannini, secondo quanto ricostruito, è stato colpito da un proiettile di pistola mentre si trovava nel bagno, precisamente nella vasca. Dopo ore di agonia il 20enne è deceduto. La Corte d’Assise di Roma ha condannato il capofamiglia Antonio Ciontoli, reo di aver esploso il colpo d’arma da fuoco, a 14 anni per omicidio volontario, la moglie Maria Pezzillo, e i due figli, Martina e Federico Ciontoli, a 3 anni di reclusione per omicidio colposo. Altra sorte per la fidanzata di Federico, Viola Giorgini, la quale è stata assolta dall’accusa di omissione di soccorso.
La pm Alessandra D’Amore ha presentato ricorso nei confronti di tutta la famiglia Ciontoli, ad eccezione però del capofamiglia in quanto, per una recente legge, non ci si può appellare alle attenuanti generiche. La pm è tornata a chiedere 14 anni di reclusione per gli altri tre imputati, la moglie Maria Pezzilo e i due figli, Martina e Federico Ciontoli, con il riconoscimento dell’accusa di omicidio volontario, aggiungendo inoltre che venga attribuito l’omissione di soccorso per Viola Giorgini. Gli avvocati difensori della famiglia Ciontoli, Andrea Miroli e Pietro Messina, nel loro ricorso, contestano il capo d’imputazione per i tre familiari di Antonio Ciontoli: per i legali non sussiste alcuna prova che Federico, Martina e la moglie Maria abbiano preso pienamente coscienza della gravità della situazione. Per tale ragione il reato a loro addebitato, secondo gli avvocati, potrebbe per lo più essere quello di omissione di soccorso. È inoltre contestato anche il capo d’imputazione di Antonio Ciontoli, per il quale verrà chiesta una riqualificazione della pena da omicidio volontario a colposo. La prima puntata di Quarto Grado, che andrà in onda venerdì 14 settembre su Rete 4, si soffermerà anche su altri nuovi casi di cronaca, portando come sempre documenti e contenuti esclusivi.
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