Roberta Ragusa è viva: “Ammazzatemi ma io non le ho mai fatto del male”
Sono passati più di 6 anni dalla scomparsa di Roberta Ragusa, la donna di Gello sparita nel nulla in una gelida notte di gennaio del 2012. Per i giudici la mamma di due figli è stata uccisa dal marito Antonio Logli, nonostante il corpo non sia mai stato trovato. L’uomo, dopo anni di silenzio e dopo la conferma in Appello della sentenza, ha deciso di parlare e ancora oggi le sue dichiarazioni alimentano dubbi e perplessità.
Cosa è successo a Roberta Ragusa quella sera tra il 12 e il 13 gennaio del 2012 è ancora oggi un mistero. Sembra essere sparita nel nulla. In questi lunghi anni il suo corpo è stato cercato in lungo e in largo, anche con l’ausilio di forze speciali ma nessuna traccia è emersa. Dopo anni di indagini, intercettazioni ambientali e testimonianze, per la Procura Roberta Ragusa è stata assassinata dal marito, Antonio Logli, il quale ne avrebbe distrutto il cadavere. L’uomo in questi anni si è sempre professato innocente. I giudici hanno ritenuto veritiero quanto ricostruito dagli inquirenti, ritenendo attendibile la super testimonianza del giostraio Loris Gozi. Le Corti di primo e secondo grado hanno condannato Antonio Logli a 20 anni di carcere per l’omicidio della moglie.
Dopo anni di silenzio il marito di Roberta Ragusa, nel giugno scorso, ha rilasciato un’intervista esclusiva alla trasmissione Quarto Grado nella quale continuava a professarsi innocente. Le sue dichiarazioni fanno ancora oggi riflettere, alimentando dubbi e perplessità. Logli ai microfoni di Rete 4 aveva dichiarato: “Io non ho mai fatto male a nessuno. Tanto meno a Roberta. Ammazzatemi perché l’ho tradita, ma non le ho mai fatto del male“. Continuando: “Il dolore che provo e ho provato è lancinante, è il dolore di una persona che sa di non aver fatto niente e che si vede crollare il mondo addosso – proseguendo –. La cosa che mi fa più male è che non si sa dove sia Roberta. Magari si trova in un posto lontano. Mi auguro che stia bene. Non vorrei che si trovasse segregata da qualche parte. A distanza di anni non sappiamo proprio cosa pensare”. “I miei figli – affermava in un altro passaggio – lo sanno che sono innocente. Per noi Roberta è viva. Non capisco come i parenti di mia moglie possano pensare che le abbia fatto del male“.
Ma allora cosa è successo alla donna? Possibile che sia ancora viva? Oppure Antonio Logli mente? La verità su quanto accaduto quella sera sembra essere lontana dall’emergere. La ricostruzione della Procura per i giudici non ha pecche, tanto che le hanno dato credito condannando Antonio Logli. L’uomo però resta ancora una persona libera fino al pronunciamento della sentenza definitiva da parte della Cassazione. Quest’ultima potrà o confermare la condanna emessa precedentemente, oppure potrà ritenere che il processo nei gradi precedenti non sia stato svolto secondo le regole (vale a dire che non sia stata correttamente applicata la legge processuale, anche in relazione alla formazione e valutazione delle prove), decidendo quindi o di annullare la sentenza, rinviando nuovamente a giudizio l’imputato, oppure (come avvenne per Raffaele Sollecito e Amanda Knox) senza rinvio, assolvendo così l’accusato. Qualora invece venisse confermata la condanna, per Logli scatterebbe l’arresto e la detenzione.
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