La figlia di Al Bano e Romina Power, Cristel Carrisi, non ha mai affrontato con serenità la scomparsa della sorella Ylenia e non è mai riuscita a parlare del suo dolore. Sono davvero rari i momenti in cui è riuscita ad aprirsi…
Tutta sono purtroppo a conoscenza della tragedia che colpì la famiglia Carrisi nel 1993. In quell’anno infatti, una delle figlie di Al Bano e Romina Power, scomparve misteriosamente e da allora non si sono più avute sue notizie. Si tratta di Ylenia Carrisi. Cristel, la sorella minore di Ylenia, e anche lei come i genitori e i fratelli fa molta fatica ad affrontare con serenità la tragedia che li ha colpiti. Uno degli ultimi e struggenti ricordi inediti di Cristel, risale ad un’intervista, nella quale la ragazza confessò di non volersi fare più domande sulla scomparsa della sorella per evitare di impazzire. Dalle parole di Cristel, ora mamma di un bambino, si apprende: “Infilavo il dolore in un cassetto e pensavo che il tempo sarebbe stato il modo migliore per curare le ferite, così guardavo avanti senza piangere, che per me era un modo per autocommiserarsi. Ma ho capito che mi sbagliavo. Seguendo il consiglio di mia sorella Romina Jr., sono andata da una psicologa e ho pianto per un’ora di fila”.
Seguendo il racconto commosso della ragazza si apprende che è stato proprio il riavvicinamento tra i suoi genitori a riaccendere in lei il ricordo: “In seguito al concerto di Mosca in cui mio padre e mia madre si sono riuniti dopo tanti anni, il cassetto blindato dei miei sentimenti è stato scardinato. Vederli vicini mi ha riportato ad un periodo meraviglioso della mia vita che non c’è più. Mia sorella vive in me… Non credo nella religione, ma credo negli angeli e vedo mia sorella come uno di loro. Per sentirla vicina mettevo il suo profumo, indossavo i suoi abiti. Della sua scomparsa ricordo il silenzio in casa e i singhiozzi di mamma, la tv sempre accesa sul telegiornale”.
E dopo questo lungo emozionante ricordo dei momenti passati con la sorella maggiore, Cristel si sofferma su un altro dolore generato dalla scomparsa di Ylenia: la separazione dei genitori. Racconta infatti la terzogenita della coppia Carrisi-Power: “Per proteggerci, i miei zii portarono me e Romina in Svizzera, mentre i miei facevano la spola con New Orleans, dove era sparita. Hanno fatto l’impossibile per proteggerci. In quei momenti i miei genitori erano tutt’uno, ma avere idee differenti sull’accaduto è stato deleterio per loro. La loro separazione è stata come se spezzassero un’identità in due. Non è stata pacifica e ciò ha resto il tutto più difficile La loro riappacificazione mi ha dato gioia profonda”.
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