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Professoressa sgozzata in casa, il marito di Gianna Del Gaudio: “Ho paura di finire come mia moglie”

A due anni dall’omicidio di Gianna Del Gaudio, l’ex professoressa uccisa nella sua villetta di Seriate, in provincia di Bergamo, resta ancora indagato a piede libero il marito. Antonio Tizzani continua a ribadire la propria innocenza e a Il Giorno confessa la sua paura più grande.

Era la notte tra il 26 e il 27 agosto del 2016 quando, all’interno della villetta in piazza Madonna delle Nevi a Seriate, in provincia di Bergamo, veniva uccisa l’ex professoressa di 63 anni Gianna Del Gaudio. A distanza di due anni il caso sembra ancora avvolto da una fitta nube. L’unico al momento ad essere iscritto nel registro degli indagati è il marito, Antonio Tizzani, ex ferroviere di 69 anni. La docente fu sgozzata mentre si trovava in cucina in piena notte e fu proprio il marito a ritrovare la moglie riversa sul pavimento e a chiamare i soccorsi. Alla fine di settembre scadrà il termine per le indagini preliminari e il pm potrebbe decidere di archiviare il caso oppure rinviare a giudizio il marito.

In una lunga intervista a Il Giorno Antonio Tizzani ha dichiarato in merito alle indagini: “Sono tranquillo. Come può essere tranquillo soltanto uno che sa di non avere commesso niente. Se anche ci dovesse essere un processo, lo affronterei così come sono adesso: sereno”. “Io l’assassino di Gianna lo vorrei trovare – confessa il marito – Non ho altra speranza. Se lo prendessero, morire sarebbe troppo facile: se fosse per me dovrebbe soffrire. Quella sera ero in me, ero cosciente. Mi hanno fatto tutte le analisi. E uno cosciente, normale, ammazza la moglie a coltellate, così, di punto in bianco? In questi giorni ho anche altri pensieri. Sono fuori casa ormai da un mese e mezzo. Sono stato a Gabicce. Sono tornato per quattro o cinque giorni, il tempo di lavarmi la biancheria. Da metà agosto sono qui da mio padre. Torno il 12 settembre. Da me va mio figlio a dar da mangiare ai pesci. Saranno cresciute le erbacce. Non vorrei che qualcuno pensasse a una casa disabitata e ne approfittasse per nasconderci qualcosa”.

Come riportato da Francesco Donadoni e Gabriele Moroni per Il Giorno, Antonio Tizzani ha inoltre confessato una delle sue paure più grandi, dichiarando: “Ogni tanto ci penso: ‘E se mi ammazzano pure a me?’ Sì, ho paura di fare la stessa fine di mia moglie. Però sarei pronto a cercare di difendermi. Dovrebbero spararmi nella schiena”. L’uomo aveva raccontato agli inquirenti di aver visto una figura incappucciata scappare quella sera mentre lui rientrava dal giardino. La telecamera della zona non ha però ripreso alcuna sagoma. Chi ha ucciso la professoressa Gianna Del Gaudio? A questa domanda non vi è ancora alcuna risposta. Oggi più che mai ci si continua a chiedere se l’omicidio della docente non sia in qualche modo collegato con quello di Daniela Roveri, la manager uccisa nello stesso anno sempre nella provincia di Bergamo, visto che tra le tracce del DNA repertate nei due delitti vi è un elemento in comune: le stesse porzioni di cromosoma Y, cioè la parte di DNA maschile che determina la linea paterna.

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