Dopo il ricorso in appello presentato dalla pm Alessandra D’Amore nei confronti della famiglia Ciontoli, indagati per l’omicidio di Marco Vannini, l’avvocato difensore Messica ha affermato che prossimamente presenteranno il loro appello.
Dopo la sentenza di primo grado della Corte d’Assise di Roma nei confronti degli imputati indagati sulla morte di Marco Vannini, si è aperto un botta e risposta degli avvocati delle due parti. Il legale Celestino Gnazi, che tutela i familiari del 20enne di Cerveteri ucciso in circostanze misteriose mentre si trovava a casa della fidanza Martina Ciontoli, aveva spiegato nei giorni scorsi perché la pm Alessandra D’Amore si è appellata alla sentenza contro tutti, ad eccezione però del capofamiglia Antonio Ciontoli. Per quest’ultimo, condannato a 14 anni di reclusione per omicidio volontario, vista la messa in vigore di una recente legge, la pm non ha potuto appellarsi alle attenuanti generiche che avrebbero alzato la richiesta di pena rispetto a quella emessa con la prima sentenza.
La pm D’Amore è tornata a chiedere 14 anni di reclusione per gli altri tre imputati, la moglie Maria Pezzilo e i due figli, Martina e Federico Ciontoli, con il riconoscimento dell’accusa di omicidio volontario, aggiungendo inoltre che venga attribuito l’omissione di soccorso per Viola Giorgini, presente quella tragica sera in cui Marco Vannini è stato ucciso. Dopo la spiegazione dell’avvocato della famiglia Vannini, il legale difensore Pietro Messina a Il Messaggero ha affermato: “Sapevamo che su Antonio Ciontoli la pm non avrebbe potuto fare appello. Per quanto riguarda la situazione degli altri componenti della famiglia valuteremo in questi giorni quale sia la nostra posizione, fermo restando che stiamo preparando il nostro di appello poiché abbiamo posizioni diverse con il pubblico ministero“.
Presumibilmente, come riporta Baraondanews, gli avvocati della famiglia Ciontoli chiederanno l’assoluzione per tutti e la riqualificazione della pena per Antonio Ciontoli da omicidio volontario a colposo.
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