Scomparsa Elisa Gualandi: costretta a salire su un’auto? La sconvolgente ipotesi di Roberta Bruzzone
La criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone affronta nella sua rubrica nel settimanale Giallo la scomparsa di Elisa Gualandi, la 54enne amante dei gatti e dipendente del Comune di Torino, sparita nel nulla il 6 giugno scorso dalla sua nuova casa di Pont Canavese. Ecco l’ipotesi dell’esperta.
Che fine abbia fatto Elisa Gualandi è ancora un mistero. Della 54enne dipendente del comune di Torino si sono perse le tracce il 6 giugno scorso. La donna, amante dei gatti, si era trasferita da circa un mese e mezzo nella nuova abitazione a Pont Canavese, insieme ai suoi due animali domestici, Fred e Palmira, realizzando così il suo sogno: quello di abitare in montagna. Qualcosa però deve essere successo quel 6 giugno. Elisa Gualandi è uscita di casa lasciando soli i suoi gatti e senza portare con sé né il portafogli, né i soldi e né i documenti. Per settimane carabinieri, croce rossa, soccorso alpino, vigili del fuoco e volontari hanno cercato in lungo e in largo la donna, ma di lei nessuna traccia. Sembra essere scomparsa nel nulla. La Procura di Ivrea ha aperto recentemente un fascicolo per sequestro di persona.
La criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone ha analizzato il caso nella sua rubrica nel settimanale Giallo (che trovate in edicola fino al 1° agosto), facendosi un’idea di quanto possa essere accaduto ad Elisa Gualandi. Secondo l’esperta: “Sembra inverosimile, a mio avviso, la possibilità che la donna si sia allontanata volontariamente, perché non aveva nessun motivo per rendersi irreperibile lasciando incustodita la sua abitazione, i suoi adorati gatti, peraltro senza portare i suoi effetti personali con sé”.
La criminologa non crede affatto quindi all’allontanamento volontario, aggiungendo: “Al momento della scomparsa Elisa aveva soltanto il cellulare. Il suo ultimo avvistamento la colloca per strada a piedi diretta verso il parco del Gran Paradiso (amava fare passeggiate nei boschi). I cani molecolari impiegati per le sue ricerche si sono fermati nella piazza del paese e poi hanno perso la traccia olfattiva. Ritengo probabile che la donna possa essere stata costretta a salire in auto dal suo aggressore, circostanza che spiegherebbe la misteriosa scomparsa”.
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