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Omicidio Marco Vannini, il Comune di Ladispoli dice sì: vicino casa dei Ciontoli verrà affissa la targa onoraria

Il Comune di Ladispoli ha dato il permesso per l’affissione di una targa in onore di Marco Vannini, il ragazzo ucciso da un colpo di pistola mentre si trovava nella villetta della famiglia Ciontoli. La placca verrà esposta nei primi giorni di agosto proprio a pochi metri dalla casa teatro dell’omicidio.

Il Comune di Ladispoli ha autorizzato l’iniziativa voluta dai genitori di Marco Vannini, riguardante l’affissione di una targa in onore del 20enne di Cerveteri, deceduto il 17 maggio del 2015 a causa di un colpo di pistola esploso mentre si trovava nella villetta di famiglia della fidanzata Martina Ciontoli, in via Alcide De Gasperi. Proprio a pochi metri dall’abitazione teatro di quell’inspiegabile morte verrà esposta la placca.

A rivelare la decisione è il periodico indipendente locale Baraonda News, il quale aggiunge che la cerimonia commemorativa con l’affissione della targa dovrebbe svolgersi nei primi giorni del mese di agosto. Per l’inspiegabile morte di Marco Vannini, che ha sconvolto, soprattutto dopo la sentenza, l’intera opinione pubblica, la Corte d’Assise di Roma ha condannato il capofamiglia Antonio Ciontoli a 14 anni di reclusione per omicidio volontario, mentre la moglie, Maria Pezzillo, e i due figli, Martina e Federico Ciontoli, sono stati condannati per omicidio colposo a 3 anni. Viola Giorgini, fidanzata di Federico, presente al momento dell’omicidio, è stata assolta dall’accusa di omissione di soccorso.

La mamma di Marco Vannini, come riportato dalla redazione di Baraonda News, ha dichiarato: “Continuo ad avere fiducia nella giustizia e mi auguro che il pubblico ministero si appelli a questa sentenza. Per il momento a me e mio marito non ci resta che continuare a piangere al cimitero il nostro Marco”. “Più passano i giorni – conclude la signora Marina Conte – più non crediamo alle versioni dei Ciontoli. Hanno raccontato bugie, si sono chiusi come un branco. Non abbiamo neanche la convinzione che a premere il grilletto sia stato Antonio Ciontoli. Ha detto di aver sparato per scherzo, ma allora perché non lo ha soccorso subito anziché lasciarlo morire in quel modo assurdo?”. Chissà come la prenderanno i componenti della famiglia Ciontoli, che in passato strapparono la foto di Marco proprio in quella via.

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