È una dura lotta quella che porta avanti la mamma di Tiziana Cantone per ottenere giustizia per la figlia, che dopo anni sembra aver fatto qualche passo in avanti. Dure le parole su Facebook contro l’ex fidanzato e in particolare contro tutti coloro che hanno deriso e attaccato la figlia.
Sono passati quasi due anni dalla morte di Tiziana Cantone, la ragazza di Mugnano suicidatasi dopo aver subito per più di un anno una vera e propria gogna mediatica a causa della diffusione in rete, contro il suo volere, di alcuni filmati hot che la vedevano protagonista. La mamma della ragazza, Maria Teresa Giglio, non ha mai smesso di lottare per ottenere giustizia. Una battaglia che soltanto in questi giorni sembra aver fatto un passo in avanti. Il 19 luglio il gup del Tribunale di Napoli ha rinviato a giudizio l’ex fidanzato della giovane, Sergio Di Palo. A carico dell’uomo vi sono tre reati a lui contestati: simulazione di reato, calunnia, accesso abusivo del sistema informatico.
Stando alla ricostruzione dei fatti, tali accuse fanno riferimento a tre momenti diversi riguardanti gli ultimi mesi di vita di Tiziana Cantone. La simulazione di reato risale alla falsa denuncia di smarrimento del telefonino, fatta assieme a Tiziana nell’aprile del 2015; mentre la calunnia riguarda la prima denuncia sporta a maggio del 2015, nei confronti di cinque persone accusate in un primo momento di aver diffuso i filmati, scagionati dalla stessa ragazza nella sua terza denuncia, nella quale ammetteva che la storia dello smarrimento del cellulare non era veritiera. Per quanto riguarda l’accusa d’accesso abusivo nel sistema informatico del telefonino della 31enne, essa si riferisce al tentativo di assoldare un consulente privato per entrare nel cloud dell’ex fidanzata e rimuovere alcune tracce, tra cui una serie di conversazioni avvenute proprio con Tiziana.
In attesa dell’udienza del dibattimento, fissata per il 18 dicembre 2018, la mamma di Tiziana Cantone su Facebook attacca Sergio Di Palo scrivendo: “Prenditi la tua visibilità, volevi restare nell’ombra! Guardatelo amici chi è!“. Maria Teresa Giglio si riferisce proprio a quei filmini, dove ad essere ben visibile era sempre e solo il volto della figlia, aggiungendo: “La stampa che ha mercificato la figura di Tiziana dove sta ora? La caccia alle streghe era riservata alla donna, certo, non vi interessavano le facce degli uomini, ora che ne avete una non vi incuriosisce, non la mostrate. Vigliacchi parassiti, la colpa è anche vostra!!! Se succedesse ad una vostra figlia, sorella o cosa vi comportereste nel modo con cui avete trattato una ragazza perbene e che non aveva fatto del male a nessuno? La mia bambina che si divertiva con poco… aveva solo tanto bisogno di amore e le avete spento il sorriso per sempre, siete tutti colpevoli!“.
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