E’ strano vedere un ragazzo eternamente in forma come Andreas Muller, un ballerino amante della vita sana e dello sport, ricoverato in un letto d’ospedale per accertare cosa stia minando la sua salute. Lo scorso anno, qualche mese dopo la sua vittoria ad “Amici” Velvet Mag lo aveva intervistato in esclusiva al Cinecittà Village di Roma anche se, purtroppo, vista la coincidenza con il Festival del Cinema di Venezia, l’articolo era stato pubblicato sul magazine web per mancanza di spazio. Oggi però lo vogliamo riproporre per far capire a chi non lo conosce bene lo spirito battagliero e combattivo di questo ragazzo che sa sempre rialzarsi dalle “grane” che la vita ogni tanto gli mette davanti. Al momento dell’intervista Andreas aveva sbaragliato da un paio di mesi i colleghi studenti del talent di Maria De Filippi e raccontava di come aveva avuto una seconda chance nel lavoro. Presto uscirà dall’ospedale e riprenderà le fila dei suoi numerosissimi progetti. In bocca al lupo Andreas, che questa intervista piena di energia e di ottimismo ti porti fortuna!!!
Pochi, nella vita o nella carriera, hanno avuto una seconda chance. Tra questi c’è Andreas Muller, vincitore della sedicesima edizione di Amici oggi idolo delle giovanissime e ballerino in ascesa. La sorte con lui è stata dura ma anche magnanima, restituendogli alla fine quello che gli aveva tolto. Dopo varie selezioni, finalmente era stato scelto per partecipare ad “Amici 15” arrivando persino al serale. Ma qualche giorno “prima della prima” un infortunio al gomito ha interrotto i suoi sogni: dopo aver abbandonato il programma, è scivolato in un baratro che rischiava di distruggerlo fisicamente e psicologicamente. Poi, come succede nelle favole, gli viene proposta una seconda occasione: di nuovo selezionato per “Amici 16”, sbaraglia la concorrenza vincendo il titolo e portandosi a casa un premio da 150 mila euro e un futuro nel mondo dello spettacolo.
“Sono passati tre mesi e ancora non ci credo. Non riesco ancora a dimenticare quando mi sono infortunato e improvvisamente mi sono sentito schiacciato dal mondo. Ero abituato a ricevere “batoste” dalla vita: sono sempre stato un insicuro e sono successi alcuni fatti che mi hanno convinto di non essere destinato a qualcosa di grande. Ma quell’ultimo colpo mi ha letteralmente buttato a terra”.
Deve essere stato un trauma.
“Non voglio sembrare superficiale. Non stavo male solo perché non facevo più il programma che avevo sempre sognato ma perchè quell’evento era solo l’ultima di una serie di disavventure che hanno segnato la mia vita”.
Quali?
“Non ho avuto un’infanzia facile, quella tranquillità emotiva che dovrebbe avere un bambino che sta crescendo. I miei litigavano costantemente, sentivo il peso dei loro conflitti. Poi mio fratello maggiore, Daniel, si è ammalato di meningite riportando danni seri. E io ero così fragile che sono arrivato persino a vergognarmi di lui. Mi vergognavo di avere un fratello invalido. Più il tempo passava più io mi perdevo, con mio padre assente per lavoro, mio fratello che peggiorava, mia mamma che faceva il giro delle sette chiese in lacrime portandolo dai medici in tutta Italia per tentare di trovare qualcuno che lo facesse migliorare. Ho ceduto alla pressione”.
Cosa hai fatto?
“Passavo le notti fuori a bere e a fare stupidaggini. Praticamente ero diventato un vandalo, un senza famiglia sbandato che invidiava le famiglie serene degli altri. Poi Daniel, che ha sempre amato il ballo, mi ha chiesto di iniziare a danzare. Io all’inizio gli rispondevo storto perché avrei voluto disegnare, me poi dentro stavo male per averlo trattato in quel modo. Gli volevo tanto bene e alla fine gli ho dato retta. E lì è iniziata la mia rinascita”.
Che è successo?
“Mi sono iscritto alla scuola di danza e da quella prima volta non ho smesso più. Avevo già 15 anni, i migliori ballerini cominciano da piccoli ma mi son impegnato tanto. Ho iniziato a raggiungere traguardi e questo mi faceva sentire fiero di me. E le persone mi abbracciavano, mia madre mi abbracciava, mio fratello Daniel mi abbracciava. Finalmente intorno a me c’era tutto l’affetto che mi era mancato da bambino”.
E poi?
“E’ arrivato amici 15, il sogno che puoi toccare con un dito. Mentre stavo preparando la coreografia del serale in sala 4, scivolo e mi rompo il gomito. Prognosi: sei settimane. Amici per me era svanito, si erano spente le telecamere. A casa non volevo nessuno, né mia madre né mio fratello. Avevo solo voglia di isolarmi perché vedevo intorno a me solo un alone di sfortuna. La mia famiglia in quel periodo è stata fondamentale, anche se erano abbattuti e cercavano di non farmelo vedere. Per mio fratello è stato un brutto colpo, per mia madre un fulmine a ciel sereno anche se faceva la forte. E’ una mamma, è sempre stata bravissima a fare la mamma. Non credo che sarò in grado mai di ringraziarla come merita”.
Non ti sei dato per vinto.
“No, ed è stata la cosa migliore che potessi fare in vita mia. Mi sono ripresentato a tutti i provini, ho dovuto superare la diffidenza della maestra Celentano e di Garrison ma mi sentivo forte perché sentivo l’incoraggiamento e l’affetto di Giuliano Peparini, il direttore artistico. Più andavo avanti e più mi dicevo: voglio vincere!”.
Hai sempre avuto accanto i tuoi. Persino tua nonna.
“Credo di avere la nonna più amata d’Italia. Da quando è comparsa in televisione tutti la adorano. Per strada mi fermano e mi dicono: “Andreas, come sta la nonna? E’ tornata in Calabria?” Allora capisco che mia nonna ha “spaccato” davvero, è stata fortissima diventando un mito. E mica per finta, lei è sempre così”.
Che ti fa i rigatoni?
“Che ridere se ripenso a quando in diretta mi diceva: “amore della nonna, ti ricordi quando da piccolo dicevi a tua mamma che la nonna faceva i rigatoni meglio di lei? Vieni a trovare la nonna tesoro che ti faccio i rigatoni”. E poi, quando Maria De Filippi le parlava: “Amore, salutami a Maria”. E io: “nonna, parlale tu che ti vede”. E lei: “su tesoro, dai un bacino a Maria”. Io non sapevo se ridere o piangere perché due secondi prima ero commosso con le lacrime nel sentirla dire: “la nonna ti vuole bene, forza amore della nonna, la nonna è venuta qui dalla Calabria per fare gli auguri a te” e due secondi dopo: “Brava Maria, sei una grande artista. Andrè, dai un bacetto a Maria”. Il pubblico applaudiva forte e capivo di essere ancora in gara ma la nonna aveva già vinto”.
Secondo te perché?
“Perché è stata sé stessa. Non le importava che ci fosse tutta l’Italia a guardarla, lei era la mia nonna di tutti i giorni. L’ha anche insegnato a mia mamma che l’ha insegnato a me. Da quando ho memoria mia madre mi dice: siamo cresciuti con poco ma siamo stati sempre genuini e spontanei anche quando non avevamo niente”.
Oggi mamma è orgogliosa?
“Pure troppo. Lo percepisco tutti i giorni che lo è. Me lo fa capire essendo sempre presente, chiamandomi, informandosi come fosse la mia manager. Se la lasciassi fare credo verrebbe con me ovunque, sui treni, sugli aerei in giro per l’Italia. Ora è un po’ triste perché mi vede di meno ma sa che sto crescendo ed è giusto così”.
E tuo fratello?
“Il mio Daniel è felicissimo. Con lui ho un rapporto speciale. Per questo gli ho dedicato la vittoria, perché so per certo che se ho vinto è soprattutto grazie a lui. Finito il programma non vedevo l’ora di tornare a casa per portargli la coppa. Lui per la sua invalidità non può ballare, ma è come se l’avesse fatto. Lo ho ringraziato su Facebook, lo ho ringraziato in conferenza stampa e lo faccio anche adesso: grazie Dani, chi mi ha spinto a iniziare a ballare sei tu”.
Cosa farai a breve?
“A ottobre partirò per fare uno stage di ballo di quindici giorni a Los Angeles. Voglio migliorarmi perché devo imparare a camminare con le mie gambe. “Amici” è un treno, appena esci le persone hanno un’idea fresca di te perché sei appena stato in tv. Ma questa non è la realtà, perché presto arrivano altri concorrenti ed è impossibile che i telespettatori si ricordino di tutti. Devo pensare a migliorare per tenermi stretto il pubblico che mi seguirà anche dopo e sorprenderli sempre”.
E poi?
“Un libro sulla mia vita, da quando ero piccolo a oggi passando per “Amici”, che uscirà probabilmente a fine novembre e poi c’è una proposta per tornare a ballare nel talent come professionista. Ne devo parlare a giorni con i responsabili del programma. Se dovesse essere ne sarei più che onorato”.
Photo credits: Instagram, Facebook di Andreas Muller