Delitto di Avetrana, risposta shock della mamma di Sarah Scazzi a Michele Misseri: “Sempre quella ridicola e odiosa frase”
La mamma di Sarah Scazzi risponde alla lettera sconvolgente scritta da Michele Misseri dal carcere di Lecce, dove lo zio della 15enne, uccisa il 26 agosto del 2010, sta scontando la pena di 8 anni per aver nascosto il corpo della minorenne.
Michele Misseri era tornato, ancora una volta, ad assumersi la piena responsabilità dell’omicidio della nipote, Sarah Scazzi. Non creduto dai giudici, i quali lo hanno condannato in via definitiva a 8 anni di reclusione per aver nascosto il corpo della minorenne, ritenendo colpevoli dell’omicidio la moglie Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri, entrambe condannate all’ergastolo, Michele Misseri si era rivolto direttamente alla mamma di Sarah Scazzi, Concetta Serrano. Il contadino di Avetrana al momento è però ancora sotto processo per calunnia nei confronti del suo ex legale, Daniele Galoppa, e della criminologa Roberta Bruzzone.
“Cara Concetta, perdonami, perdonami, perdonami, perdonami per quel che ho fatto a Sarah. Sono stato io“. Iniziava così la missiva redatta da Michele Misseri e inviata a Concetta Serrano, pubblicata integralmente dal settimanale Giallo, in edicola da oggi, 21 giugno. La mamma di Sarah Scazzi, come riporta il settimanale diretto da Andrea Biavardi, aveva sperato che su quei fogli il contadino di Avetrana avesse finalmente scritto la verità.
Sfogandosi con il settimanale Giallo la signora Concetta ha affermato: “Dopo tanti anni questo è il primo contatto con Michele. Appena ho ricevuto la lettera, non mi sembrava vero. Ho pensato che i giorni che stava trascorrendo in prigione forse lo stavano facendo riflettere sull’accaduto. Ho creduto che in un momento di ripensamento avesse deciso di tirar fuori tutta la verità. Leggendola sono rimasta delusa e amareggiata, più di prima“. Sono queste le parole della mamma di Sarah Scazzi, che ha poi aggiunto: “Sempre quella ridicola e odiosa frase ‘Sono stato io’. Quella lettera non ha avuto alcun senso per me. Da anni sento sempre e solo quella frase”. Secondo Concetta Serrano, l’uomo continua ad autoaccusarsi perché nella disperazione cerca in qualche modo di cambiare la situazione. La mamma di Sarah non crede per il momento di riuscire a perdonare i colpevoli dell’omicidio della figlia in quanto, a suo avviso, continuano a mentire.
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