Strage di Latina, il toccante ricordo del colonnello dei Carabinieri per Martina, Alessia e Antonietta Gargiulo
Il colonnello Vitagliano, comandante provinciale dei Carabinieri di Latina, ha ricordato, in occasione del 204° anniversario dalla fondazione dell’Arma, Antonietta Gargiulo e le figlie Alessia e Martina, vittime dell’uomo che per anni ha dichiarato di amarle e proteggerle.
La strage avvenuta il 28 febbraio scorso a Cisterna di Latina ha toccato nel profondo tutti, ma in particolare i Carabinieri del comando provinciale di Latina. Fu proprio un loro collega, l’appuntato Luigi Capasso, a porre fine alla vita delle figlie, Alessia e Martina, e a ferire gravemente la moglie dal quale si stava separando. Antonietta Gargiulo è l’unica che si è salvata al folle gesto dell’uomo, che si è poi suicidato all’interno dell’abitazione dove mesi prima ancora vivevano insieme. L’ennesimo tragico femminicidio che probabilmente poteva essere evitato, viste le molteplici volte in cui la donna si è recata proprio dai Carabinieri per chiedere aiuto.
Una storia tragica sul quale il colonnello Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei Carabinieri di Latina, è voluto tornare proprio in occasione del 204° anniversario dalla fondazione dell’Arma. Il militare, come riporta la testata giornalistica locale InterNapoli, nello spazio all’aperto del Circolo Cittadino di Latina ha affermato: “Difficile festeggiare questa ricorrenza avendo incontrato il male assoluto, ma il nostro dovere è andare avanti per servire il cittadino“.
Era il 28 febbraio del 2018 quando a Cisterna di Latina Luigi Capasso sparò con la pistola d’ordinanza alla moglie, Antonietta Gargiulo, dalla quale si stava separando, per poi barricarsi in casa ed uccidere le sue due figlie, Alessia e Martina, rispettivamente di 13 e 8 anni, togliendosi successivamente lui stesso la vita. Antonietta Gargiulo ha subito diverse operazioni ed ha ben reagito alle cure mediche. La 39enne, che al momento del risveglio non ricordava nulla di quella tragica mattina, ha appreso della morte delle due figlie dai familiari, supportati da un team di psicologi. Un dolore immane che purtroppo Antonietta Gargiulo si porterà per tutta la vita.
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