
Il 7 giugno 2018, allo Stadio San Paolo di Napoli, si terrà ‘Pino è’, il più grande tributo live della musica italiana a Pino Daniele. Ma quali sono le ultime notizie sul conto dell’artista scomparso qualche anno fa?
Pino Daniele è morto durante la corsa in auto dalla sua villa vicino Grosseto all’ospedale Sant’Eugenio di Roma a causa di un arresto cardiaco. I suoi cari non hanno mai smesso di interrogarsi sulle ultime ore di vita dell’artista, chiedendosi se la morte poteva essere evitata. I familiari hanno richiesto la riapertura delle indagini. E così si sono affidati alla consulente Luisa Regimenti, presidente della associazione Medicina Legale Contemporanea. “Dal quadro clinico e dalle risultanze scientifiche emerge una serie di negligenze nella gestione dell’emergenza – evidenzia l’esperta – Siamo convinti che se fossero state seguite le consuete procedure di soccorso, mettendo da parte i protagonismi, Pino si sarebbe salvato, perché bastava intervenire d’urgenza e liberare l’occlusione al cuore per cambiare il corso degli eventi”.
La figlia Sara ha sofferto tanto per la sua scomparsa. “Dopo la morte di mio padre, nei mesi successivi, quando il rumore intorno a noi si era spento e l’attenzione scemata, quando la gente pensava che ormai il brutto fosse passato, è successo che io mi sono persa. Ma per davvero. Passavo la mia giornata in tuta e alle 11 del mattino avevo già il bicchiere di vino in mano. Odiavo tutto e tutti. Per prima me stessa“, ha confessato lei stessa al settimanale Giallo.
Poi ha reagito: “Un giorno ho capito che dovevo cambiare qualcosa, io e basta, e ho telefonato all’università inglese che mi aveva accettato l’anno precedente e ho chiesto di rientrare la sessione successiva… So benissimo di essere scappata. La mia famiglia ha elaborato il lutto, io l’ho solo accantonato. Così per me è come se mio padre fosse in tour… Ho fatto tante cose in questi tre anni, tante scelte, tante sfide, è normale che io mi chieda cosa mio padre ne avrebbe pensato. Sarebbe fiero di me oggi? Ho la fortuna di sentire ancora la sua voce, ma non è l’artista che mi manca, ma il padre“.
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