Rito abbreviato per il fidanzato di Noemi Durini, il papà della ragazza: “Non voglio più sentire la parola perdono” [VIDEO]
Si è conclusa ieri, 30 maggio, l’udienza preliminare a carico di Lucio Marzo, il fidanzato di Noemi Durini, accusato di aver ucciso la 16enne di Specchia il 3 settembre del 2017. Per la prima volta dopo la confessione del ragazzo, i genitori di Noemi si sono trovati faccia a faccia con il giovane di Montesardo. Ospite a Pomeriggio 5 il papà della 16enne, Umberto Durini, il quale ai microfoni del programma condotto da Barbara D’Urso si è sfogato: “Noemi era una brava ragazza, sfortunata perché era innamorata di una famiglia sbagliata e di un ragazzo sbagliato. Io ho un risentimento per non essere stato in grado di capire le difficoltà di mia figlia”. Il padre di Noemi ha poi aggiunto: “Non voglio più sentire la parola perdono. Mia figlia è stata prelevata intenzionalmente alle 5 del mattino da casa, trucidata e seppellita viva. Io sono un credente e avrei perdonato l’impeto, ma questa cosa è premeditata. – rivelando in seguito – Oggi Lucio e il signor Biagio mi hanno chiesto scusa. Una persona chiede scusa quando o nel traffico, o nella metropolitana, inciampa urtando un’altra persona. Per un omicidio non devono chiedere scusa ma perdono. Mi ha ammazzato una bambina in modo atroce. È morta per auto-asfissia a causa dei massi che le ha messo sopra. Lo perdonerò quando mi dirà la verità e lo aiuterò pure”. Umberto Durini ha concluso: “I suoi genitori lo hanno coperto, gli hanno creato un alibi. Oggi si sono difesi dicendo che mia figlia voleva ammazzarli. Mia figlia non si sarebbe mai permessa di fare del male a qualcuno“.
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