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Omicidio Renata Rapposelli, Simone Santoleri si difende in una lettera: chiesto un incontro con la pm

Si accendono nuovamente i riflettori sull’omicidio di Renata Rapposelli, la pittrice di 64 anni trovata priva di vita sulle sponde del fiume Chienti: il figlio chiede un incontro con la pm per discutere delle falsità.

Nuovi sviluppi sull’omicidio della pittrice originaria di Chieti Renata Rapposelli, la 64enne scomparsa il 9 ottobre del 2017 da Giulianova, il cui cadavere è stato rinvenuto il 10 novembre scorso sulle rive del fiume Chienti, in una zona impervia in contrada Abbadia di Fiastra, a Tolentino. Come riportato da VeraTv, il figlio della donna, Simone Santoleri, ha scritto dal carcere una lettera di poche righe indirizzata alla pm Enrica Medoni. L’uomo è indagato insieme al padre, Giuseppe Santoleri, per l’omicidio della donna con l’accusa, per entrambi, di omicidio in concorso e occultamento di cadavere.

Nella missiva Simone Santoleri spiega alla pm Medoni di essere innocente e smentisce quanto sostenuto dai suoi compagni di cella. Quest’ultimi avevano rivelato agli inquirenti che il figlio di Renata Rapposelli aveva raccontato alcuni particolari importanti sulla morte della madre durante la detenzione. Per Simone però tutto ciò è falso. Il figlio della pittrice ha inoltre replicato anche su quanto riferito dell’ex compagna, la quale aveva raccontato che Simone conosceva bene la zona in cui è stato rinvenuto il cadavere della madre. Anche tale affermazione per Simone Santoleri è da ritenersi falsa.

Il figlio di Renata Rapposelli ha inoltre rivelato di voler discutere delle intercettazioni ambientali mostrate dalla Procura durante l’udienza presso il Tribunale del Riesame, avvenuta il 19 aprile scorso e nella quale sono state confermate le applicazioni della custodia cautelare in carcere per i due Santoleri. Per chi indaga, da tali intercettazioni, è possibile intendere un coinvolgimento di Simone Santoleri nell’omicidio della madre. Il figlio della vittima non sarebbe affatto concorde con tale supposizione della Procura e ritiene che ciò sia una mera falsità. Come riportato da VeraTv, Simone si è più volte sfogato con i suoi legali esclamando di essere oggetto di un vero e proprio complotto.

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