È tornato in tribunale Fabrizio Corona. Questa volta però l’ex fotografo dei vip è stato chiamato a deporre dal legale di parte civile di Sara Tommasi a carico di un agente dello spettacolo, accusato dalla showgirl di violenza sessuale.
Il fotografo dei vip è tornato nel Tribunale di Milano, ma questa volta non è lui ad essere imputato. Fabrizio Corona, accompagnato dal suo avvocato Ivano Chiesa, si è recato presso il palazzo di giustizia milanese per testimoniare al processo contro l’agente dello spettacolo Fabrizio Chinaglia, accusato dalla showgirl Sara Tommasi di aver approfittato delle sue condizioni di “inferiorità psichica”, causate dal disturbo della personalità e da psicosi dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti, come la cocaina, fatta assumere a lei nel 2013 per indurla ad avere rapporti sessuali con lui. Stando quanto emerso, Chinagli avrebbe addirittura costretto con la forza la showgirl con minacce e percosse, facendole intendere di avere amicizie nella malavita.
Fabrizio Corna ha deposto davanti ai giudici della quinta sezione penale, dopo essere stato chiamato a testimoniare dall’avvocato di parte civile di Sara Tommasi, il legale Marco De Giorgio. Il fotografo dei vip ha esordito affermando: “Sara la conosco da 18 anni, da prima che entrasse nel mondo dello spettacolo, studiava in Bocconi, si è laureata con 110 e lode, una ragazza serissima. Era fidanzata con un mio amico“. Corona ha inoltre aggiunto di non aver mai dato il numero di telefono della Tommasi a Chinaglia: “Non gliel’ho dato io, trovare il suo numero era cosa facile in quel periodo”.
Riguardo le domande relative a all’imputato, Corona in aula ha dichiarato: “È un ragazzo che lavora nell’ambiente dello spettacolo, bazzicava negli eventi come intermediario, una volta mi portò un parrucchiere in ufficio per fargli fare una foto con me e incassai mille euro”. Le accuse mosse contro Fabrizio Chinaglia sono assai gravi in quanto, oltre alla violenza sessuale, risponde di altri sei capi d’accusa, tra cui cessione di droga e un’estorsione di 20 mila euro. Nel 2013, in un’altra inchiesta della Procura di Salerno del tutto autonoma, due uomini sono stati arrestati per violenze sessuali su Sara Tommasi.
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