Dopo la consegna delle ultime perizie riguardanti l’incidente stradale in cui l’attore Domenico Diele ha travolto con la propria automobile Ilaria Dilillo, gli avvocati difensori dell’artista intervengono rivelando la verità processuale.
Si riaccendono i riflettori sull’incidente stradale avvenuto la scorsa estate, nella notte tra il 23 e il 24 giugno del 2017, in cui l’attore Domenico Diele ha travolto ed ucciso sull’autostrada A2, nei pressi dello svincolo di Montecorvino Pugliano, la 48enne salernitana Ilaria Dilillo, facendola sbalzare dal motorino. Dopo il rinvio della sentenza, con la richiesta di ulteriori perizie atte a verificare la decelerazione del veicolo guidato dall’artista e la capacità psicofisica di Diele al momento del sinistro, sono state consegnate gli esiti di tali perizie al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Salerno, Piero Indinnimeo.
Al Gip, prima di pronunciare la sentenza, premeva comprendere ai fini di quest’ultima se l’attore fosse o meno in uno stato di alterazione psicofisica al momento dell’impatto. L’avvocato dei familiari di Ilaria Dilillo aveva commentato fuori dall’udienza le dichiarazioni del consulente tecnico Alessandro Lima, sostenendo che quest’ultimo era stato preciso e chiaro nell’affermare a suo avviso l’alterazione psicofisica dell’artista. I legali di Domenico Diele, come riporta CronacheCampania.it, hanno invece tenuto a precisare che: “Ai fini della responsabilità penale per il delitto di omicidio stradale e per le sue aggravanti non ha alcuna rilevanza la presenza di sostanze stupefacenti, ma è unicamente e solamente necessaria l’esistenza di un’alterazione delle condizioni psicofisiche del conducente, in deviazione causale quale alta e prevedibile probabilità dell’assunzione di dette sostanze”.
“In seguito ai quesiti d’ufficio posti sul punto dal Gip ai periti – continuano gli avvocati Giuseppe Montanara e Guglielmo Marconi -, questi ultimi hanno così concluso, sia nella relazione scritta che nell’esame in udienza, che ‘non è possibile stabilire con criterio di elevata probabilità che il Sig. Domenico Diele, al momento dell’incidente, avesse un driving impairment da assunzione di sostanze stupefacenti“. Gli avvocati hanno quindi riferito che l’alterazione non è certa, aggiungendo, come riportato da CronacheCampania.it, che: “Il riferimento ai tempi di frenata riferiti nella perizia ingegneristica, fondati su calcoli errati, sono ad oggi del tutto inefficaci, in quanto possono essere attribuiti a qualsiasi fattore causale diverso dall’alterazione psicofisica, esclusa dalle risposte peritali. Questa è, ad oggi, la sola ed unica verità consegnata al processo“. Al momento ancora non si conosce con certezza la data della sentenza, che dovrebbe arrivare probabilmente l’11 giugno.
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