Colpo di scena nelle indagini riguardanti la morte della stilista Carlotta Benusiglio, trovata impiccata in un parco a Milano: stando ad alcuni nuovi accertamenti vi sono fratture compatibili con l’omicidio. La sorella dell’ex modella in esclusiva si sfoga con il settimanale Giallo dopo i risultati degli ultimi accertamenti: “Carlotta è stata strangolata, poi l’assassino ha simulato il suicidio”.
“Il corpo della nostra Carlotta ci sta parlando, siamo fiduciosi che finalmente ci aiuti a stabilire la verità sulla morte e noi oggi siamo sempre più convinti che non si sia uccisa”. A parlare in esclusiva al settimanale Giallo è Giorgia, la sorella di Carlotta Benusiglio, l’ex modella e stilista di 37 anni trovata impiccata ad un albero del parco di Piazza Napoli, lungo la circonvallazione esterna di Milano, il 31 maggio 2016. Inizialmente il caso venne archiviato come suicidio ma grazie alle nuove indagini e agli accertamenti sulla salma riesumata della donna sembra farsi luce sulla morte della donna. Sotto la lente degli inquirenti con l‘accusa di omicidio volontario vi è l’allora compagno della stilista, Marco Venturi, che fu l’ultima persona a vedere in vita Carlotta.
A porre un nuovo ed importante tassello nelle indagini è stata proprio la tac a cui è stato sottoposto il cadavere di Carlotta Benusiglio. L’esito dell’esame ha evidenziato la presenza di alcune fratture al collo compatibili con l’ipotesi di omicidio, confermando la tesi da sempre sostenuta dalla famiglia. “La tac sul cadavere di Carlotta ha evidenziato alcuni micro-distacchi in corrispondenza delle vertebre C2 e C3, un dato interessante e fondamentale che richiede di essere approfondito con una seconda tac da effettuare solo in quella regione del corpo”, ha dichiarato il professor Vittorio Fineschi, consulente della famiglia Benusiglio, come riportato dal noto settimanale diretto da Andrea Biavardi. Per l’esperto la nuova tac specifica potrà comprendere se l’estensione del collo può essere stata provocata dall’impiccagione, quindi dovuta a un suicidio, oppure se è derivata da pressioni esterne evvenute prima della morte per asfissia.
La sorella di Carlotta, Giorgia Benusiglio, da sempre lotta per arrivare alla verità. Al settimanale Giallo ha confessato: “Vogliamo trovare le prove scientifiche che Carlotta è stata uccisa, anche se siamo convinti sin dal primo giorno che non si è suicidata. Non l’avrebbe mai fatto! Era una ragazza bella, piena di amici, al culmine della sua carriera, con una famiglia che l’amava. L’unico problema che aveva era il suo compagno, Marco Venturi, che era violento e la perseguitava. Lei lo aveva anche denunciato per stalking“. L’uomo continua a professarsi innocente ed estraneo alla vicenda. Su di lui però pesano i filmati di quella sera che ritraggono gli ultimi momenti di vita di Carlotta Benusiglio. Marco Venturi ha sempre sostenuto di non essere lì al momento della morte della donna, ma nei video si vede l’indagato andare verso il punto in cui Carlotta è stata ritrovata ed inoltre, proprio accanto a lui, vi è una figura poco nitida che gli inquirenti ipotizzano sia la compagna. Un paio di minuti più tardi, l’uomo viene nuovamente inquadrato mentre torna indietro da solo. L’ora in cui appare per la seconda volta alle telecamere combacia con il decesso di Carlotta.
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