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Cose da Vip

Omicidio Marco Vannini: la Corte condanna tutta la famiglia Ciontoli, ira per la sentenza

Si torna in aula oggi, 18 aprile, per la sentenza del processo contro l’intera famiglia Ciontoli e contro Viola Giorgini, tutti indagati in merito all’omicidio di Marco Vannini.

Cresce la tensione per la sentenza di primo grado per l’omicidio di Marco Vannini, il ragazzo ucciso da un colpo di pistola il 17 maggio del 2015, mentre si trovava nella villetta di famiglia della fidanzata Martina Ciontoli. Quella tragica sera il giovane non era solo nell’abitazione, con lui vi erano il capofamiglia Antonio Ciontoli, luogotenente della Marina Militare di 48 anni, la moglie Maria Pezzillo, la fidanzata di Marco, Martina, il fratello di quest’ultima, Federico Ciontoli e la sua fidanzata, Viola Giorgini. In questa giornata così importante i genitori del ragazzo non saranno soli. Come annunciato nei giorni precedenti nei diversi gruppi Facebook dedicati al giovane, molte persone attenderanno la sentenza manifestando fuori dal Tribunale di Roma. Una dimostrazione del tutto pacifica, con striscioni e immagini con il solo scopo di chiedere giustizia per Marco Vannini.

La Procura, nelle precedenti udienze, ha ricostruito, mediante le prove e le testimonianze, la dinamica dei fatti di quella tragica sera, illustrando alla Corte le rispettive colpe degli imputati. La pm Alessandra D’Amore, sulla base di ciò, ha chiesto alla Corte d’Assise di Roma la differenziazione dei ruoli per i componenti della famiglia Ciontoli, tutti indagati per omicidio volontario. Per Federico e Martina Ciontoli, insieme alla madre Maria Pezzillo, la pm ha chiesto una condanna a 14 anni di reclusione con attenuanti. Mentre per il capofamiglia Antonio Ciontoli, che si è assunto la responsabilità dello sparo, la pm Alessandra D’Amore ha chiesto una condanna a 21 anni di reclusione senza il riconoscimento delle attenuanti generiche. Altra sorte per la fidanzata di Federico Ciontoli, Viola Giorgini, anche lei è indagata ma per omissione di soccorso. La pm Alessandro D’Amore ha chiesto una condanna a 2 anni di reclusione.

Per gli avvocati di Antonio Ciontoli l’omicidio è da ritenersi puramente colposo. La moglie del capofamiglia, Maria Pezzillo, e i due figli, Martina e Federico, per i legali, sono innocenti in quanto all’oscuro dello sparo e della ferita inferta contro Marco Vannini. Tutti e tre, secondo la difesa, sono caduti in errore per colpa dal luogotenente: “Tutti sono stati condotti in errore da Antonio Ciontoli, tutti si sono fidati del capofamiglia”. Per quanto riguarda il ruolo di Viola Giorgini, accusata di omissione di soccorso, i legali hanno evidenziato come la ragazza fosse ospite in casa della famiglia Ciontoli.

AGGIORNAMENTO ORE 11.30: Nessun componente della famiglia Ciontoli è presente in aula. Al momento, come riporta TerzoBinario.it, hanno preso parola in aula gli avvocati di parte civile Celestino Gnazi e Franco Coppi.

AGGIORNAMENTO ORE 12.15: La Corte d’Assise di Roma si è riunita in camera di consiglio. La sentenza di primo grado è prevista dopo le ore 15 di oggi, 18 aprile 2018.

AGGIORNAMENTO ORE 15.30: La Corte d’Assise di Roma ha condannato a 14 anni Antonio Ciontoli per la morte di Marco Vannini, con l’accusa di omicidio volontario. Sono stati condannati anche gli altri componenti della famiglia del luogotenente: i figli Martina e Federico Ciontoli, insieme alla madre Maria Pezzillo, sono stati condannati a tre anni per omicidio colposo. Viola Giorgini, la fidanzata di Federico Ciontoli, è stata invece assolta.

 

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