Si torna a parlare della drammatica vicenda che vide coinvolta l’adolescente Belen Rodriguez, quando ancora viveva in Argentina. La showgirl in un’intervista di circa un anno fa aveva confessato di andare dalla psicanalista per cercare di superare il trauma.
Lo scorso febbraio del 2017 Belen Rodriguez, in un’intervista a Sette, l’allegato del Corriere della Sera, aveva confessato di essere stata rapinata quando era ancora un’adolescente e viveva in Argentina, e che si stava recando ancora da una psicanalista per tentare di superare questo trauma e “ritrovare la bambina che non è mai stata”. A distanza di un anno , l’ultimo numero del settimanale In Famiglia torna sulla questione e ripercorre quei drammatici momenti.
“Una volta, erano le nove di sera, stavo rientrando in macchina con una persona, quando ci ha fermato un uomo con un passamontagna e una pistola in mano. Sono stata presa per i capelli, tirata fuori dall’auto e buttata per terra. Poi sono arrivati altri tre uomini armati che ci hanno portato dentro casa e hanno rinchiuso tutta la mia famiglia in bagno”. Questo il tragico ricordo della giovane showgirl, che poi aggiunge che il giorno dopo, una volta essersi riusciti a liberare, suo nonno è morto d’infarto una volta appresa la notizia del sequestro e della rapina. Sequestro che ha avuto gravi conseguenze sulla psiche di Belen, che da quel momento non è più riuscita a stare da sola dentro casa per paura di essere uccisa, dopo che uno dei rapinatori le aveva puntato una pistola alla testa.
Belen anche ultimamente ha dovuto trascorrere un periodo delicato, dovuto alle condizioni di salute della sua nonna paterna. Il padre di Belen, Gustavo, ha dovuto infatti lasciare l’Italia per tornare in Argentina e stare vicino alla madre. I più maliziosi pensarono che il ritorno nella terra d’origine fosse dovuto a una rottura con la moglie Veronica, ma il tutto fu poi smentito dallo stesso Gustavo.
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