L’insegnante di danza Alessandra Celentano è stata subissata dalle polemiche per aver detto a Laureen che non aveva la forma fisica richiesta a una ballerina. Si è scatenato il finimondo, ma stavolta questo pandemonio sembra del tutto inutile visto che, volenti o nolenti, la forma fisica, così come l’apertura delle gambe, il senso del ritmo e la distensione del collo del piede, sono caratteristiche che una ballerina deve necessariamente avere se vuole concretamente lavorare nel mondo della danza. E’ la realtà a essere dura, non il commento dell’insegnante.
Le polemiche che si scatenano su internet il più delle volte sono il pretesto per scaricare la voglia di conflitto di cui tanti sembrano proprio non poter fare a meno. Perchè spesso le cose sono così “tragiche” come si dipingono sul web e non meriterebbero tanta bagarre.
Il fatto accaduto durante il serale di Amici ne è un esempio: l’insegnante Alessandra Celentano, notoriamente molto severa perchè pretende dai ragazzi la perfezione, ha fatto notare alla ballerina Laureen che è ingrassata. Non l’avesse mai fatto: il popolo del “politicaly correct” si è scagliato contro la professoressa rea di aver offeso la ragazza.
Eppure Alessandra Celentano ha solo consigliato alla giovane concorrente di badare di più alla sua forma fisica: e non perchè sia grassa, questo lo ha precisato, ma perchè il ruolo lo richiede. Può far storcere il naso a molti, ma purtroppo è così. Una ragazza che decide di “sfondare” nel mondo della danza non può sottovalutare il suo peso. Questo non vuol dire che deve diventare anoressica, semmplicemente che deve far sì che un suo eventuale compagno, in un passo a due, la possa sollevare senza eccessivo sforzo.
Non è un capriccio: quei meravigliosi volteggi che rendono così eterea la danza sono frutto di grande fatica, anche se non si vede, da tutte e due le parti. Il ballerino, che fa lo sforzo maggiore, più peso deve sollevare, più va incontro a problemi fisici che possono minare la sua carriera. Per questo se una ragazza tiene davvero a lavorare nel mondo della danza, deve curare tanti aspetti tra cui l’apertura delle gambe, la distensione del collo del piede, il senso del ritmo, la resistenza alla fatica e, non ultimo, anche il peso.
Nel lavoro di indossatrice per esempio, l’altezza è fondamentale. Se una ragazza di un metro e sessanta vuole diventare una top model, può prendesela con chi la scarta perchè per quel ruolo, e si sottolinea “per quel ruolo” è bassa tacciandolo di essere offensivo? Purtroppo in passerella, quelle che contano s’intende, l’altezza va dal metro e settantacinque in su. Sono le regole del lavoro. Certo, possono anche esserci casi di modelle più basse come Kate Moss, che è alta un metro e 70, ma questa è un’eccezione.
Esistono anche le modelle “curvy”, splendide nelle loro forme morbide e burrose: grazie al cielo che ci sono, così piacevoli da guardare, un inno alla bellezza per tutte le donne. Ma, appunto, sono “curvy”, che è una categoria diversa dalle modelle che sfilano per i marchi classici, la cui taglia si aggira tra la 36 e la 38.
Le ginnaste artistiche, se vogliono competere ad alti livelli, devono avere un’agilità per salto e volteggio al di fuori della norma. Devono essere elastiche, leggere, e, di conseguenza, magre. Lo stesso vale per il pattinaggio, per la ginnastica ritmica, per il nuoto sincronizzato. Per quale motivo non dovrebbe valere la stessa regola per le ballerine?
Amici si propone come un talent show che non promette illusioni ma concrete possibilità di carriera. Per questo non può permettersi di illudere i suoi partecipanti con uno spirito alla “vogliamoci bene” senza spiegare ai ragazzi come sia davvero il mondo del lavoro fuori da quello studio. Spietato, concorrenziale e niente affatto comprensivo.
Maria De Filippi, da esperta signora della televisione qual’è, ha ribadito che nello studio di Amici non esiste la bilancia. Ha fatto benissimo, perchè il suo ruolo è quello di invitare i ragazzi a dare il meglio di sè nella competizione. Il compito di insegnargli un mestiere spetta, appunto, agli insegnanti, che possono dire quello che ritengono opportuno per il bene dei loro allievi. Anche se è qualcosa di scomodo.
D’altronde, se si osserva da vicino il mondo del lavoro, quello vero, si scoprono moltissimi casi di ballerine allontanate da un teatro per la scarsa forma fisica. Anche se “scarsa forma fisica” si intende, ovviamente, per una ballerina e non per una persona che deve condurre una vita al di fuori di quel mondo.
Uno dei casi più famosi è quello dell’etoile russa Anastasia Volochkova, licenziata dal Bolshoi perchè ritenuta in sovrappeso. Eppure pesava solo 54 chili. A prendere questa decisione il direttore del corpo di ballo, ma non certo per sua iniziativa: perchè i ballerini si rifiutavano di sollevarla spiegando che quel peso era troppo rispetto a quello che potevano alzare senza danni alla loro struttura fisica, schiena, colonna vertebrale e apparato muscolare. La ballerina gli ha fatto causa, chiedendo un risarcimento milionario per il danno subito. Ma il tribunale le ha dato torto. Ha ordinato la sua riassunzione al Bolshoi ma non le è stato pagato alcun danno e non le sono stati affidati altri ruoli di rilievo perchè nessuno voleva ballare con lei.
Queste cose non accadono solo nella danza: anche l’attrice Mila Kunis, testimonial di Dior, è stata “licenziata” dalla maison quando la sua forma fisica non è stata più quella della firma del contratto. Succede. E’ orribile, è spiacevole, ma succede.
Allora perchè un’insegnante coscenziosa come è Alessandra Celentano dovrebbe nascondere a una sua ballerina che la sua carriera sarà molto più in salita se non ha una maggiore cura della forma fisica? Questo vuol dire mettere una persona nelle condizioni di competere ad armi pari con le altre, questo vuol dire spiegarle com’è la vita vera nell’ambiente dove lei stessa ha deciso di lavorare.
Laureen è davvero bellissima, e sexy. Heather Parisi l’ha definita “bona” e ha davvero ragione. All’inizio del programma però era leggeremente più magra. Punto. Non c’è bisogno di far passare altri messaggi. Un consiglio, detto con le migliori intenzioni, non può essere ritenuto un’offesa. Altrimenti siamo tutti bravi, buoni e politicamente corretti. E’ tanto più facile e si fa bella figura con poco.
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