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Omicidio Alessandro Neri, nuovo appello della mamma: “La nostra famiglia ha bisogno di riposo”

È ancora avvolto nel mistero l’omicidio di Alessandro Neri, il giovane ucciso con due colpi d’arma da fuoco. Le indagini continuano senza sosta e nel mentre la famiglia vive il proprio dolore. La mamma del ragazzo ucciso ha però voluto ringraziare tutti coloro che le sono stati vicino con un messaggio commovente e altruista.

Continuano senza sosta le indagini riguardanti la morte di Alessandro Neri, il giovane ucciso con due colpi d’arma da fuoco la sera del 5 marzo scorso e trovato morto l’8 marzo in un anfratto alla periferia sud di Pescara, a due passi del torrente Vallelunga. La nebbia sul caso è ancora fitta, ma gli inquirenti continuano ad investigare a 360 gradi, senza tralasciare alcuna pista. La madre del giovane continua a mantenere alta l’attenzione sulla morte del figlio. Laura Lamaletto fin dal primo giorno della scomparsa di Alessandro lotta per scoprire la verità su quella terribile sera che ha segnato per sempre la vita della sua famiglia.

In un recente video pubblicato su Facebook, la mamma di Alessandro Neri si è recata nella piazza dove dei giovani hanno realizzato un murale in onore del figlio per ringraziare chi continua a sostenere la sua famiglia: “Volevo ringraziarvi ragazzi. Grazie, questa è l’essenza di Ale. Volevo ringraziarvi per i cartelli e le foto che sono in giro per la città. Questo era Ale, era semplice“. La madre ha poi aggiunto: “Ale era un bravo ragazzo come voi. Diventate bravi ragazzi”.

Con la voce scossa dal dolore Laura Lamaletto ha aggiunto: “La nostra famiglia ha forse bisogno di un po’ di riposo. Mi ricordate troppo mio figlio e forse per questo mi sono allontanata un po’ da voi, ma vi voglio bene“. La mamma di Alessandro Neri ha poi rivolto il suo pensiero ad un amico del figlio, che dalla tragica scoperta è stato vicino alla famiglia del 29enne: “Mi piacerebbe che qualcuno di quelli che ascoltano e seguono la verità per Ale offrisse un lavoro a questo ragazzo – aggiungendo – I ragazzi hanno bisogno di sentirsi utili”.

Photo Credits Facebook

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