Si accendono nuovamente i riflettori sull’omicidio di Lorys Stival, ma questa volta a lasciare il segno non solo le dichiarazioni della madre accusata del delitto bensì le offese mosse in rete contro il padre e il fratellino del piccolo ucciso nel novembre del 2014.
Si accendono nuovamente i riflettori sulla morte del piccolo Lorys Stival, il bambino di soli 8 anni brutalmente ucciso il 29 novembre del 2014. Questa volta ad essere oggetto di discussione sono il padre e il fratellino del bimbo presumibilmente ucciso dalla madre, Veronica Panarello. Davide Stival, dopo anni di silenzio, in cui difficilmente parlava alle telecamere, ha raccontato ciò che ha vissuto e ciò che vive nel libro “Nel nome di Lorys“. Un volume edito Piemme, redatto insieme al giornalista Simone Toscano, con il contributo del suo avvocato Daniele Scrofani. Il padre del piccolo Lorys nel testo ben racconta la storia che lo ha portato a fidanzarsi e a sposarsi con Veronica Panarello, la donna con la quale ha messo al mondo i due suoi figli, la quale però, secondo l’accusa, è stata capace di uccidere il sangue del loro sangue.
Immediatamente Veronica Panarello, sentitasi tirata in causa, aveva risposto all’intervista in cui Davide Stival, per la prima volta, raccontava la sua versione dei fatti nello studio di Quarto Grado. “Approvo la decisione di Davide di devolvere i proventi del libro in un libretto di risparmio a nome di Diego (figlio minore della coppia, ndr), anche se io avrei istituito una fondazione in nome di Lorys per aiutare i bambini bisognosi“, scriveva in una lettera inviata alla trasmissione di Rete 4 dopo aver visto l’ex marito ospite da Gianluigi Nuzzi. Veronica Panarello nella missiva era ritornata sulla decisione del giudice in merito alla perdita della potestà genitoriale, aggiungendo: “Un giorno, quando finirà la mia detenzione, parlerò a lungo della mia vita con Davide ma per prima cosa devo delle spiegazioni a Diego“.
Mentre Davide Stival scriveva il libro, mettendoci tutto se stesso e rivelando ciò che ha sempre pensato in questi anni fatti di silenzi, sperava che gli insulti sui social riguardanti la sua famiglia, in particolare lui e il figlio più piccolo, cessassero. In molti su Facebook, poco dopo la scomparsa di Lorys, presero di mira l’uomo, arrivando anche a minacciarlo. I “leoni da tastiera” avevano colpito, in un momento così difficile, un uomo che si era trovato ad affrontare nel giro di poco tempo un lutto così grave, seguito dalla rottura di un matrimonio dopo aver appreso quello che aveva fatto la moglie. Davide Stival, insieme al giornalista Toscano, si è esposto in questa vicenda e si augura che tutte le ingiurie ricevute in questi anni possano cessare grazie proprio al libro chiarificatore.
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