Continua a darsi da fare Gessica Notaro, la concorrente di Ballando con le Stelle che nella puntata del 31 marzo è stata considerata sottotono rispetto alle esibizioni precedenti. La bella riminese a fine gara ci ha tenuto a ringraziare in maniera particolare Eros Ramazzotti, ecco perché.
Per Gessica Notaro la puntata di sabato 31 marzo di Ballando con le Stelle è stata particolarmente complessa. Lei ha abituato i giudici fin dalla prima puntata ad un livello veramente molto alto, ma questa volta ha disatteso le loro aspettative. L’esibizione nel complesso non è stata affatto male, ma per i giudici non era allo stesso livello di perfezione delle precedenti. Ad inficiare sicuramente sulla performance di Gessica è stata sicuramente la febbre, causatagli dall’esposizione al sole nonostante le molteplici precauzioni.
Gessica Notaro, come ha mostrato in un filmato la trasmissione di Ballando con le Stelle, nel corso della settimana di prove si è recata nel posto da lei tanto amato: il delfinario. La Notaro, per distrarsi dalla tensione dell’esibizione, è andata insieme al suo partner di ballo Stefano Oradei dai suoi amati delfini e leoni marini. Il suo lavoro di addestratrice si è reso molto più complesso proprio a causa dell’aggressione con l’acido da parte del suo ex fidanzato, ma Gessica è determinata a riprendere la propria vita: “Tornerò a fare questo perché è la mia vocazione“. Il sole di quell’intensa giornata, nonostante le molteplici precauzioni, le è costato però due giorni di febbre che, inevitabilmente, le hanno compromesso il jive sulle note di Più bella cosa.
Proprio a fine dell’esibizione Gessica Notaro ci ha tenuto a ringraziare calorosamente Eros Ramazzoti per esserle stato vicino dopo l’aggressione con l’acido: “Abbiamo ballato su una delle canzoni di Eros Ramazzotti e vorrei cogliere l’occasione per ringraziare Eros, che è una delle persone che mi sono state più vicine“. Questo è stato l’unico rifacimento del passato fatto dalla Notaro dopo la polemica scoppiata a causa del pesante attacco dei legali di Edson Tavares.
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