
Arrivano ulteriori dettagli sugli ultimi giorni di vita di Fabrizio Frizzi, il conduttore del noto quiz di Rai1, L’Eredità. Le ultime settimane sono state davvero difficili, il presentatore peggiorava in maniera evidente, ma ha sempre presenziato in studio. Secondo la dichiarazione di Alfonso Signorini a Matrix, Frizzi aveva tumori diffusissimi e inoperabili.
Fabrizio Frizzi, il conduttore gentile dal sorriso a salvadanaio, ha amato moltissimo il suo mestiere, tanto da andare in diretta anche negli ultimi giorni della sua vita. La sua ultima trasmissione è stata L’Eredità, uno dei quiz show più longevi della tv e uno dei più amati dal pubblico da casa.
Proprio in merito ai giorni trascorsi dal buon Frizzi negli studi Dear della Rai, è arrivata la dichiarazione di Alfonso Signorini a Matrix: “Lui sapeva che non aveva scampo. E questo è molto importante da sottolineare, perché quando ha avuto quella ischemia che l’ha portato al ricovero immediato all’ospedale, ad Ottobre, dagli esami di questa ischemia è risultato che aveva dei tumori diffusissimi che erano inoperabili. E questa cosa è stata messa al corrente non soltanto della famiglia ma anche di lui. E Fabrizio a quel punto era a un bivio: o rimanere a casa e aspettare il momento oppure andare in televisione a fare il suo lavoro e a portare ancora una volta il sorriso a casa della gente. È questo il vero miracolo che ha fatto Fabrizio Frizzi”.
Insomma Fabrizio Frizzi, nonostante peggiorasse di giorno in giorno, ha deciso di passare gli ultimi momenti facendo proprio una delle cose che amava di più e che gli veniva meglio, ovvero condurre e portare un sorriso nelle case degli italiani. Questa situazione è stata confermata anche dal racconto di alcuni figuranti de L’Eredità, Laura Astri e Alessandro Delle Fratte, che avrebbero dichiarato: “era stanco, pallido, negli ultimi tempi registrava più di una trasmissione insieme così poteva rimanere più tempo a casa. La mogli, uno scricciolo, era sempre con lui. Lo sosteneva non solo psicologicamente, ma gli prendeva il braccio. E lui si appoggiava. Sempre insieme al bar, dietro le quinte”.