
La Procura di Genova ha sequestrato l’ultimo servizio de Le Iene riguardante la morte di David Rossi, nel quale l’inviato Antonio Monteleone ha raccolto la testimonianza di un escort presente ai festini a luci rosse a cui faceva riferimento l’ex sindaco di Siena ed ex dirigente del Monte dei Paschi di Siena Pierluigi Piccini.
Si riaccendono i riflettori sulla morte di David Rossi, ex capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, precipitato il 6 marzo del 2013 da una finestra della sede della banca a Rocca Salimbe, nella quale lavorava. La Procura di Genova si sta occupando del fascicolo per diffamazione, aperto dopo la querela presentata dai pm toscani (che si sono occupati in passato del caso Rossi) dopo la messa in onda, l’8 ottobre del 2017, del primo servizio da parte de Le Iene riguardante la morte e le indagini effettuate sul caso dell’ex capo della comunicazione del Mps.
Inizialmente il fascicolo era rimasto contro ignoti ma, dopo la messa in onda dell’ultimo servizio di domenica 25 marzo 2018, durante il quale è stato ascoltato un ragazzo che ha raccontato di aver partecipato come escort ai festini a base di droga e sesso, ai quali aveva fatto riferimento nel primo servizio l’ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini, i pm di Genova hanno iscritto nel registro degli indagati diversi nomi. Per primis proprio l’ex sindaco ed ex dirigente del Mps Piccini, seguito dai giornalisti de Le Iene, autori della prima puntata sui festini a luci rosse senesi, nella quale per la prima volta si parla della partecipazione a tali “eventi” di politici e magistrati.
Nei prossimi giorni, come riporta La Nazione, il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e il sostituto Cristina Camaiori sentiranno i giornalisti de Le Iene, tra cui potrebbe essere ascoltato anche l’inviato Antonio Monteleone. L’intento è quello di comprendere se vi è un riscontro tra le dichiarazioni dell’ultimo testimone e quelle precedenti. L’interrogatorio avverrà in forma assistita, in presenza cioè di un avvocato.
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