La giornalista Franca Leosini si racconta sciogliendo tutte le curiosità dei suoi fans riguardanti la sua vita privata e i suoi pensieri più intimi relativi ai grandi casi di cronaca nera.
Franca Leosini, nota giornalista e conduttrice italiana del programma da lei creato Storie Maledette, in onda dal 1994 su Rai 3, si è aperta nella lunga intervista di Roberta Scorranese per il Corriere della Sera, raccontando alcuni aneddoti importanti riguardanti anche la sua vita privata. Con il suo fare tagliente e con l’ironia napoletana che la contraddistingue, Franca Leosini parla delle sue origini: “Sono nata in una culla privilegiata. Famiglia altoborghese, mio padre lavorava nella finanza che conta. Quando ho scelto di chiamarmi Leosini (cognome del marito da lei adottato sin dal matrimonio, a 22 anni) l’ho fatto perché io conduco una vita ‘da metalmeccanica’, lavoro dal mattino presto alla sera tardi. Il mio cognome mi pesava. Non volevo che si dicesse che lavoravo grazie a papà“. Ed è proprio parlando di suo marito che la giornalista confessa come lui l’ha conquistata: “Ad una festa mi disse: ‘Sai che hai belle gambe?’ Risposi una cosa tipo ‘Con me l’adulazione non attacca’. Fu amore”.
Nella sua carriera Franca Leosini si è sempre caratterizzata per suo look elegante e chic, indossando esclusivamente pantaloni. Ed è proprio su tale curiosità che racconta: “C’è un motivo. Anni fa, durante una puntata indossai una gonna. Il giorno dopo un collega mi disse che non aveva capito nulla di quello che avevo detto perché guardava solo le mie gambe. Da quella volta bandii le gonne“. Proprio sulla dialettica da lei usata la Leosini rivela: “Non è che io parli in modo straordinario, è il linguaggio comune che si è impoverito. Così quando io dico ardori lombari sembra di udire un narratore ottocentesco ma in realtà sono solo una professionista che cura la scrittura. Io non faccio interviste, faccio narrativa”. Dietro ogni puntata rivela cosa c’è dietro: un lavoro meticoloso, che non tralascia nulla, per questo le puntate sono poche.
Nota anche per lo sguardo di pietra davanti ai condannati, Franca Leosini confessa invece di aver pianto subito dopo la storia dedicata a Mary Patrizio, la donna di Valaperta, vicino Lecco, condannata per aver affogato nella vasca il figlio Mirko di cinque mesi. “Analizzo per mesi queste persone. Poi le ascolto. Impossibile non farsi un’idea – confessa Franca Leosini commuovendosi -. Ma se resto distante, dicono che sono di ghiaccio, se mostro un sentimento, dicono che faccio facile psicologia. Allora coltivo un distacco narrativo. Non permetto repliche delle trasmissioni per non riaprire vecchie ferite, ma non divento amica dei condannati che ospito, i quali mi daranno sempre del lei. E non dico che cosa penso di loro“. A lasciare di stucco è in particolare una confessione di Franca Leosini: “Rudy Guede mi chiama quasi ogni settimana. La sua è stata una delle storie più seguite e controverse. Invitai anche un ex del Ris, per capire come fossero state cercate le tracce e le impronte lasciate nella stanza. Mesi dopo quella puntata, Guede ha ottenuto la possibilità di svolgere il tirocinio all’esterno in base all’articolo 21 dell’ordinamento carcerario”.
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