
Antonio Monteleone de Le Iene è tornato ad occuparsi della morte di David Rossi intervistando, in esclusiva, un escort che ha partecipato alle feste e cene private svoltesi nelle campagne toscane, a cui faceva riferimento anche dall’ex sindaco di Siena.
Nella puntata de Le Iene Show, andata in onda domenica 25 marzo su Italia 1, l’inviato Antonio Monteleone è tornato ad occuparsi della vicenda legata alla misteriosa morte di David Rossi, ex capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, precipitato il 6 marzo del 2013 da una finestra della sede della banca a Rocca Salimbe. La iena ha intervistato un uomo che afferma di aver partecipato come escort ad alcune feste e/o cene private svoltesi nelle campagne toscane, nei dintorni di Siena e in altre città d’Italia. Festini a cui ha fatto riferimento anche l’ex sindaco di Siena ed ex dirigente Mps Pierluigi Piccini in una precedente intervista a Le Iene, andata in onda l’8 ottobre del 2017.
Piccini e David Rossi si conoscevano molto bene. L’anno in cui è morto l’ex capo della comunicazione il Mps era oggetto di scandalo. David Rossi, poco prima di morire, scrisse un una mail al CEO Fabrizio Viola, in cui comunicava di voler parlare con i magistrati che indagavano su Antonveneta dei rapporti politici di Mps. “L’indagine è stata fatta male”, aveva rivelato a telecamere nascoste l’ex sindaco. Sin dall’inizio, secondo Pieluigi Piccini, sono stati commessi errori: “Non credo che si sia suicidato. Le anomalie ci sono, è inevitabile. Lui dice che sarebbe andato dai magistrati a raccontare tutto quello che sapeva… Fa il grande errore di dire ‘Io parlo’“. Tra le rivelazioni che non sono passate inosservate vi era quella dei festini a base di cocaina in alcune ville, ai cui party avrebbero preso parte diversi personaggi della magistratura e politici italiani. Proprio per queste ragioni aveva fatto comprendere Piccini che il caso era stato più volte chiuso: probabilmente la magistratura non voleva far emergere la verità.
Ipotesi confermata dall’ex gigolò intervistato da Antonio Monteleone, il quale ha raccontato ai microfoni de Le Iene dei diversi festini a cui ha preso parte. “Ho deciso di raccontare questa storia quando è uscito il primo servizio su David Rossi – racconta a volto coperto e con la voce camuffata l’ex escort -. Quando ho visto la figlia di David fare un appello in televisione dove appunto diceva che tutte le mattine controllava i social, o comunque Facebook o quant’altro, con la speranza di trovare qualcuno che le dicesse ‘ci dobbiamo vedere, ti devo parlare’. Da lì ho deciso che fosse giusto raccontare”. Continua raccontando: “Il fatto di frequentare determinate persone più o meno conosciute, ma comunque con dei ruoli importanti all’interno di società, di banche, del mondo della televisione, del giornalismo, del cinema o anche dell’imprenditoria, costituisci una sorta di, chiamiamola così, minaccia velata. C’era sempre il timore di… le cose che ho visto… le persone con cui sono stato magari possono farmi qualcosa, possono farmi del male, possono trovarmi“. Tra i suoi clienti l’uomo ha confessato di aver avuto anche dirigenti di Mps, aggiungendo inoltre che nei festini la cocaina scorreva a fiumi e spesso la situazione degenerava in vere e proprie orge. Pochi erano coloro che se ne andavano quando la festa stava per degenerare. La maggior parte dei partecipanti non erano gay e spesso avevano una famiglia con figli. L’ex escort ha paura di essere riconosciuto, questo perché i suoi ex clienti “Sono persone con le quali bisogna stare attenti“. Quanto a David Rossi confessa: “Lo avevo sentito nominare. Non lo avevo mai visto ad una festa – ha sottolineato l’ex accompagnatore – . Non ho mai avuto un incontro con lui, però, pensando alle persone che c’erano lì e comunque ai legami che avevano… perché c’erano persone appunto legate chi alle forze dell’ordine… addirittura si è parlato che ci fosse qualcuno legato anche a qualche agente dei servizi segreti, robe del genere… Un’ipotesi poteva essere anche quella, che qualcuno lo avesse scaraventato giù dalla finestra“.
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