Gli inquirenti continuano ad indagare sulla morte di Alessandro Neri a 360 gradi, senza tralasciare alcuna pista e senza aver nessuna ipotesi privilegiata. Qualcosa però sembra non tornare e l’attenzione si focalizza sui rapporti personali del giovane.
Resta ancora una fitta nube sul morte di Alessandro Neri, il giovane ucciso con due colpi d’arma da fuoco la sera del 5 marzo scorso e trovato morto l’8 marzo in un anfratto alla periferia sud di Pescara, a due passi del torrente Vallelunga. Gli inquirenti continuano a ripetere di star investigando a 360 gradi, senza tralasciare alcuna pista e senza aver nessuna ipotesi privilegiata. Dopo aver interrogato e cercato elementi validi all’interno della famiglia del giovane, ipotizzando il delitto collegato ai dissidi presenti tra i diversi familiari della vittima, gli investigatori stanno concentrando sempre più l’attenzione su un’altra pista, quella riguardante i rapporti personali del giovane e in particolare quelli passionali.
A riportare tale notizia è il quotidiano pescarese Il Centro, il quale rivela che gli inquirenti stanno cercando di ricostruire i rapporti personali di Alessandro Neri. Il giovane aveva molti contatti femminili ed era risaputo che piaceva alle donne. Inoltre, come hanno testimoniati alcuni amici ascoltati da diverse trasmissioni, Alessandro era sempre disposto ad aiutare amici e conoscenti. Forse l’assassino o l’assassina si nascondono nel suo giro di amicizie? Magari qualcuno, anche della cerchia stretta delle persone fidate di Alessandro, può averlo ucciso per qualche rancore o per gelosia?
Proseguendo su questa ipotesi sorge però un dubbio: possibile che Alessandro Neri non si sia accorto che qualcuno vicino a lui mostrava tali rancori tanto da ucciderlo? Gli inquirenti continuano a cercare elementi interessanti per le indagini. Forse il telefonino e il pc di Alessandro potrebbero nascondere la chiave del giallo anche se, proprio Neri, come riporta Primadanoi.it, li ha fatti resettare più volte prima di essere ucciso. Perché Alessandro Neri ha resettato i suoi dispositivi? Si trattava di un’operazione di normale pulizia o voleva nascondere qualcosa? Molte le perplessità che avvolgono ancora questo caso.
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