
Il mondo dello sport italiano è in lutto. Il capitano della Fiorentina e difensore della Nazionale Davide Astori è morto, a soli 31 anni, a causa di un arresto cardiaco. Ma come è morto Davide Astori? Il giocatore è morto nel sonno in un albergo di Udine. Era con la sua squadra in attesa della partita di domenica. Il parere di Giorgio Galanti, direttore del dipartimento di medicina sportiva dell’ospedale Careggi di Firenze ed ex medico sociale della Fiorentina.
Il giovane difensore di piede mancino Davide Astori, 31 anni, è deceduto nella notte tra il 3 e il 4 marzo ad Udine, in un albergo dove si trovava in ritiro con i suoi compagni di squadra.
Il mondo del calcio e dello sport italiano sono in lutto per questa incredibile perdita. Le partite in programma, sia di serie A che di serie B, sono state tutte rimandate. In attesa dell’autopsia, che è stata spostata a domani 06 marzo, ci si chiede sempre più fortemente quali siano state le cause effettive del decesso. Intanto, la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. “È un dovere accertare se la morte di Astori è avvenuta per tragica fatalità o se qualcuno avrebbe dovuto percepire qualcosa” – ha spiegato il procuratore di Udine, Antonio De Nicolo.
Una delle possibili cause del sospetto di omicidio colposo è il fatto che la morte del giovane calciatore sia avvenuta durante il sonno. Per Giorgio Galanti, ex dottore sociale della Fiorentina e attualmente dirigente dell’area medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, la morte dell’Astori non c’entra con lo sport e con il professionismo sportivo. “Una morte durante il sonno in un giovane è sicuramente rarissima, ma non è da attribuirsi al mestiere di atleta” – ha dichiarato, tramite intervista, al Corriere Fiorentino. “La cosa che qui appare inusuale e su cui bisognerà riflettere, anche se in medicina il rischio zero non esiste mai, è che la morte sia avvenuta nel sonno. I meccanismi che agiscono nelle forme di morte giovanile durante il sonno sono diversi da quelli legati all’attività sportiva. E a mia memoria, ogni qualvolta un atleta è rimasto vittima di questi episodi è sempre accaduto in relazione a uno sforzo sportivo” – aggiunge. “In via ipotetica, con l’autopsia si potrebbero trovare delle spiegazioni, come una malformazione cerebrale o una malattia cardiaca rara non diagnosticabile. Una cosa è certa, l’atleta è sempre stato controllato e le eventuali alterazioni legate all’attività del cuore durante lo sforzo sono state tutte monitorate. Una morte durante il sonno in un giovane è sicuramente una tragedia rarissima, ma non è da attribuirsi al mestiere di atleta. Doping? Non c’entra niente. Il livello di controllo in Italia ha raggiunto livelli elevatissimi e quindi questo sospetto non si pone neppure” – ha concluso.
Cresce sempre di più, dunque, l’attesa per l’autopsia, che si spera possa fornire risposte esaustive rispetto a questa morte che ha lasciato l’opinione pubblica scioccata. Intanto sono tantissimi, e crescono di ora in ora, i messaggi d’affetto e di cordoglio via social da parte di amici, parenti, tifosi e colleghi. L’affetto dei tifosi per Davide Astori è davvero grande. Tanti i fiori, i messaggi e le dediche anche presso i cancelli dello stadio Artemio Franchi di Firenze. Per quanto riguarda i funerali non c’è ancora una data certa, tutto dipenderà dagli esami utopici di domani martedì 06 marzo.
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