Una telefonata anonima sconvolgente quella ricevuta dal parroco di Specchia don Antonio De Giorgi ricca di insulti e offese contro la madre e la studentessa Noemi Durini, uccisa dal fidanzato reo confesso il 3 settembre del 2017. Aperto un fascicolo sulla vicenda: caccia al colpevole.
Una telefonata shock quella ricevuta dal parroco Don Antonio De Giorgi di Specchia, ricca di insulti e offese verso Noemi Durini, la 16enne brutalmente uccisa il 3 settembre del 2017, e verso la madre Imma Rizzo. Tale atto ha fatto sì che venisse aperto un ulteriore fascicolo in merito all’omicidio della ragazza, che, nonostante la morte, sembra non trovare pace. A rivelare quanto accaduto è il giornalista Francesco Oliva del Corriere Salentino.
Il nuovo filone di indagine è coordinata dal sostituto procuratore Donatina Buffelli, la quale ha già avviato degli accertamenti per risalire al responsabile della telefonata. La chiamata in questione è stata ricevuta dal parroco il giorno immediatamente successivo al ritrovamento del corpo privo di vita di Noemi Durini nelle campagne di Castrignano del Capo. A parlare al telefono è stata una voce maschile, tradita dall’accento salentino.
Un minuto e mezzo di telefonata circa nella quale il prete non ha avuto modo di controbattere alle pesanti ingiurie e insulti verso la mamma di Noemi e verso la ragazza stessa. Una sorta di monologo che però Don Antonio De Giorgi ha prontamente formalizzato in forma di denuncia presso la caserma dei Carabinieri della stazione di Specchia. I militari, guidati dal maresciallo Giuseppe Borrello, come riporta il Corriere Salentino, hanno raccolto la denuncia ed hanno inoltrato gli atti in Procura, dove ormai da tempo è stato aperto un fascicolo per risalire alla voce anonima. Si tratta dell’ennesimo caso in cui non viene portato rispetto alla memoria della giovane uccisa. Sono stati avviati anche ulteriori accertamenti riguardanti le bombe molotov lanciate il 16 settembre scorso contro l’abitazione dei genitori del fidanzato di Noemi Durini. Anche quest’ultima indagine è svolta dal sostituto procuratore Donatina Buffelli.
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