Denise Pipitone, la madre: “C’è ancora tanto da fare”
La mamma di Denise Pipitone torna a parlare ma questa volta la sua attenzione non si focalizza sulla scomparsa della figlia, Denise Pipitone, ma in generale sui minori spariti nel nulla.
Una storia tragica quella di Denise Pipitone, la bambina di quasi quattro anni di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, sparita nel nulla il primo settembre del 2004 mentre giocava davanti casa. La mamma, Piera Maggio, nel corso di questi anni non ha mai smesso di cercare e di scoprire dove si trovi sua figlia. La donna a Adnkronos ha commentato l’ultima relazione del commissario straordinario del governo per le persone scomparse, presentata il 13 febbraio scorso al Viminale dal prefetto Vittorio Piscitelli e dal sottosegretario all’Interno, Domenico Manzione. I dati contenuti nel report testimoniano come il fenomeno di persone scomparse sia in forte crescita (+21 per cento rispetto al 31 dicembre 2016), a contribuire su ciò è anche l’incidenza dei flussi migratori , con tanti minori stranieri che, giunti in Italia e identificati, fanno perdere le proprie tracce, allontanandosi dalle strutture di accoglienza.
“Rispetto a 14 anni fa l’attenzione nei confronti del fenomeno è cresciuta, molto è stato fatto, ma ancora c’è tanto da fare. Anche solo un minore scomparso e non rintracciato è un fallimento per il sistema“, confessa Piera Maggio a Adnkronos. La mamma di Denise Pipitone ci ha tenuto inoltre a ribadire che: “Ogni scomparsa è un caso a sé con caratteristiche specifiche ma quello dei minori stranieri di cui si perdono le tracce nel nostro Paese è una nuova piaga che merita la massima attenzione da parte delle autorità competenti. Servono controlli e rigidi monitoraggi”.
Piera Maggio dal giorno della scomparsa di Denise ha sempre lottato, e continua ancora oggi, per scoprire cosa è accaduto quel tragico primo settembre del 2004. Grazie alle sue numerose battaglie nel 2009 è stata riconosciuto il sequestro di minorenni come una nuova figura di reato: tale legge fu anche ribattezzata “Legge Denise“. “Una modifica alla normativa di cui hanno beneficiato e potranno continuare a farlo tante mamme e papà che si sono trovati nelle mie stesse condizioni”, confessa orgogliosa Piera. Purtroppo però al momento della piccola Denise non ci sono novità e la Procura di Marsala continua ad indagare sulla scomparsa della bambina.
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