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Cose da Vip

Nuovo scempio contro Tiziana Cantone, la madre: “Le parole possono uccidere”

Nei giorni scorsi è stato segnalato su Facebook l’ennesimo profilo fake con le foto di Tiziana Cantone, la ragazza di 31 anni suicidatasi dopo la diffusione in rete di alcuni suoi video hard. 

Una scoperta scioccante quella riguardante il falso profilo sul social network più utilizzato al mondo, Facebook. Un’azione decisamente di cattivo gusto che va a ledere nuovamente la memoria della povera Tiziana CantoneNonostante le innumerevoli battaglie della mamma della ragazza di 31 anni di Mugnano, suicidatasi il 13 settembre 2016 in seguito alla diffusione, contro il suo volere, di alcuni suoi video hot che la vedevano protagonista, ancora oggi assistiamo a questi soprusi. Il profilo è stato segnalato da moltissimi utenti attenti che si collegano quotidianamente sul noto social. Una storia questa che sembra non avere fine.

Proprio nella giornata di ieri, 7 febbraio 2018, è intervenuta per la settimana contro il bullismo e il cyberbullismo la mamma di Tiziana, Maria Teresa Giglio, che quotidianamente lotta per ottenere giustizia per la figlia. Nel convegno tenutosi a Villaricca, nella sala consiliare del Palazzo di Città, la madre di Tiziana, al cospetto di numerosi studenti delle scuole locali, ha ribadito come ancora oggi ciò che è successo a sua figlia possa ripetersi. “Non è cambiato nulla – ha detto la donna, come riporta la giornalista Cristina Liguori per Il MattinoIl cyberbullismo è una nuova forma di femminicidio. C’è bisogno di una presa di coscienza da parte dei giovani e una norma per contrastare questo fenomeno“. 

Tiziana Cantone, come ha spesso raccontato la madre, è morta per la gogna mediatica e non solo di cui è stata vittima dopo la diffusione in rete, senza il suo consenso, dei video che la ritraevano in momenti intimi. Maria Teresa Giglio ha più volte confessato che la figlia, proprio dopo le denunce, non vedendo alcun miglioramento al fine di ottenere giustizia, non ha retto il peso di ciò che stava vivendo, schiacciata dal giudizio delle persone. La donna è spesso intervenuta in diverse trasmissioni per sensibilizzare ad un uso corretto del web affermando: “Continuo a combattere per mia figlia perché mi sento in dovere di far capire chi era davvero Tiziana Cantone, che è la vittima di quello che chiamo femminicidio virtuale e che sta prendendo sempre più piede nella nostra società“. Una verità terribile, purtroppo fondata visto il recente caso di una giovane mamma che, dopo la pubblicazione in rete di alcuni video hot contro la sua volontà, ha già tentato il suicidio. Un caso che ci dimostra come la morte di Tiziana Cantone non sia servita a nulla.

 

Photo Credits Facebook

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