Omicidio Lorys, Veronica Panarello perde la potestà genitoriale: le parole shock della sorella
Veronica Panarello, la giovane mamma condannata in primo grado per l’omicidio del figlio Loris Stival, non potrà più ricevere notizie del bambino più piccolo, affidato esclusivamente al padre. A Pomeriggio Cinque, in esclusiva, la sorella commenta la decisione del giudice.
Dopo la sentenza del tribunale di Ragusa che ha affidato esclusivamente al padre Davide Stival la crescita del fratellino più piccolo di Lorys, il bambino di 8 anni brutalmente ucciso il 29 novembre del 2014, Veronica Panarello commenta tramite il suo legale la decisione del giudice. Nell’ambito della separazione dall’ex marito, il tribunale siciliano ha emesso una durissima ordinanza nei confronti della giovane mamma di Lorys, la quale non potrà più vedere il figlio minore. Il tribunale ha stabilito l’affido esclusivo del piccolo presso il padre ed ha inoltre disposto il veto assoluto anche su eventuali contatti indiretti.
A Pomeriggio Cinque è stata ascoltata in esclusiva la sorella di Veronica Panarello, che da sempre ha ritenuto la donna colpevole dell’omicidio del piccolo Loris. Antonella Panarello ha rivelato di non avere contatti con la famiglia dell’ex cognato ma di essere convinta che la scelta effettuata dal giudice sia giusta: “Il giudice ha fatto bene a decidere così. Dopo tutto ciò che ha fatto mia sorella tre anni fa cosa si aspettava, un ‘brava’? Il giudice è stato giusto”. La sorella ha poi aggiunto: “Veronica ha ucciso suo figlio, non ha fatto una cosa bella. Davide ha fatto bene a chiedere questa cosa ai giudici”.
Antonella Panarello ha poi aggiunto: “Credo che il bimbo, che quando sono accaduti i fatti era molto piccolo, oggi si sia anche scordato della madre”. Il fratellino di Loris al momento dell’omicidio aveva solo 3 anni e da quel giorno non ha più visto la madre né, molto probabilmente, avrà sentito più parlare di lei. Nel frattempo l’avvocato di Veronica Panarello ha fatto sapere che la sua assistita è rimasta molto contrariata dalla decisione del giudice. La donna avrebbe infatti affermato: “Mio figlio deve sapere che la mamma ha fatto di tutto per poterlo incontrare“. Il provvedimento, secondo il legale della Panarello è disumano e per tale ragione ha presentato un reclamo.
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