Gene Gnocchi, ospite al programma di DiMartedì, pronuncia una triste battuta su un maiale trovato a rovistare tra i cassonetti dei rifiuti, paragonandolo a Claretta Petacci, l’amante di Benito Mussolini.
Gene Gnocchi, il famoso comico televisivo italiano di 62 anni, è anche scrittore ed intellettuale, oltre che uomo di televisione. In questi giorni è scoppiata la bufera sul suo conto a causa di una battuta fatta, nel corso del programma DiMartedì. L’umorista infatti, durante una sua performance, tra le varie battute di spirito, parla di Giorgia Meloni, la politica, con l’intento di denunciare la sporcizia che invade la Capitale, rilancia diverse volte sui social l’immagine di un maiale che si aggira tra i rifiuti e i cassonetti di Roma cercando del cibo. L’animale, successivamente, viene scoperto essere di proprietà di un membro della famiglia Casamonica. Le parole di Gnocchi sono state: “La Meloni continua a pubblicare video e foto di questo maiale in giro per Roma, allora deve essere il suo maiale che le è scappato. Diamole una mano a ritrovare il maiale, è un maiale femmina e si chiama Claretta Petacci, di un anno e mezzo”.
Claretta Petacci, è stata l’amante di Benito Mussolini, che è stato da lei idolatrato fin dall’infanzia. La donna, durante la fucilazione di Mussolini, da parte dei partigiani, venne uccisa, addirittura gli fece da scudo con il suo corpo. Le sue parole furono: “Non lo abbandonerà mai, qualunque cosa avvenga”. La donna, si sacrificò per amore, poteva salvarsi, invece decise di seguirlo.
Questa battuta, che voleva semplicemente far ridere, ha invece scatenato una bufera sui social e tra i politici, pesanti critiche sono state mosse contro il parmense. Forza Nuova, ad esempio, si espone così: ” Invitiamo tutti quelli che portano Claretta nel cuore di prenderlo a calci nel sedere e a schiaffi futuristici ovunque questo balordo venga incontrato”, invita inoltre i suoi militanti a fare davvero giustizia, usando la violenza, seppur futuristica, in quanto: “Tutto il resto sono chiacchiere. La lingua fa più male della spada. Schiaffi e calci nel sedere sono l’unico calmiere dell’arroganza”. Il partito continua aggiungendo: “Gene Gnocchi maiale“. Questa battuta ha scatenato l’indignazione anche della famiglia della Petacci, a parlare è il nipote della donna che sta valutando un’azione legale, anche se probabilmente quello che vorrebbe fare sarebbe solo dimenticare l’accaduto.L’uomo afferma così: “Cosa ho provato? Disgusto, amarezza. Non l’ho neppure visto il video, mi è bastato leggere cosa è stato detto. Spero che questa persona si scusi, ma dubito che capisca”. La domanda di tutti è: “Come si fa ad offendere così volgarmente la memoria di una donna che si fa uccidere per amore?”.
Photo credits Facebook.