Antonio Logli, accusato e condannato per l’omicidio della moglie Roberta Ragusa, al termine del primo giorno di lavoro in Comune a San Giuliano Terme ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni a Il Tirreno, in merito al processo di secondo grado prossimo alla conclusione.
Per la prima volta dopo la condanna di primo grado per l’omicidio e occultamento di cadavere della moglie Roberta Ragusa, Antonio Logli ha affrontato, martedì 9 gennaio, i giornalisti presenti fuori all’edificio del Comune di San Giuliano Terme per il suo primo giorno di servizio presso l’ufficio tecnico come amministrativo. L’ex elettricista, assistito dal legale che lo ha seguito per le cause di lavoro, l’avvocato Linda Sozzi, ha risposto alle diverse domande dei cronisti, come riporta il giornalista de Il Tirreno Pietro Barghigiani. “Sicuramente sarò in aula il 14 marzo” ha dichiarato Antonio Logli e alla domanda se è sicuro dell’esito del secondo grado di giudizio ha risposto sereno: “Sicuramente verrò assolto“.
In attesa della sentenza di secondo grado, Antonio Logli è quindi tornato a svolgere il nuovo lavoro come amministrativo, dopo il reintegro deciso dal giudice del Tribunale di Pisa. D’altronde questi erano i termini dell’accordo che il Comune di San Giuliano Terme ha sottoscritto con l’ex elettricista della società Geste. Logli aveva da anni un contenzioso aperto con l’ente comunale e nell’ultima causa avviata dall’ex elettricista, il giudice del lavoro Franco Piragine ha condannato il Comune a ripetere per la terza volta la selezione, già fatta nel 2008 e nel 2014. Il marito di Roberta Ragusa si è visto così riconoscere il risarcimento pari a 8 mila euro per una selezione ritenuta illegittima, al quale ha rinunciato in cambio di un posto da amministrativo. Dal 9 gennaio Logli è quindi in servizio presso il Comune, effettuando un orario lavorativo part-time.
Come riportato da Il Tirreno, Antonio Logli ha timbrato il cartellino martedì 9 gennaio quando ancora la luce scarseggiava, verso le ore 7.25. Ha preso posto nell’ufficio che si occupa di lavori pubblici e in mattinata è uscito per un sopralluogo in un immobile comunale. Il marito di Roberta Ragusa non ha quindi rapporti con il pubblico, bensì si occupa di controllare contabilità e permessi. L’avvocato Linda Sozzi, come riporta il giornalista Pietro Barghigiani, ci ha tenuto a specificare in merito alle precedenti polemiche che: “Antonio Logli è tornato in Comune, al posto che gli spetta. È dal 2007 che lotta per vedersi riconosciuto un diritto che per due volte i giudici hanno sentenziato come legittimo. Non sarà simpatico e non avrà avuto comportamenti esemplari (il riferimento è al tradimento della moglie con la baby sitter Sara Calzolaio, sua attuale compagna, ndr), ma questo non significa che meriti un accanimento come quello letto sui social. Antonio ha fiducia nella magistratura”. La legale ha poi aggiunto: “Roberta è sparita il 13 gennaio e qualche giorno dopo avevamo un’udienza nella causa di lavoro. Vi posso assicurare che Antonio era distrutto. Perché in quel momento la notizia era che la moglie fosse scappata. Nessuno avrebbe immaginato quello che poi è successo nel corso degli anni”.
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