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Cose da Vip

Garlasco, ad un anno dall’incubo parla Andrea Sempio: “È stato un brutto colpo”

A quasi un anno dall’archiviazione dell’inchiesta avviata dopo un esposto presentato dalla difesa di Alberto Stati, parla, in un’intervista de Il Giorno, Andrea Sempio, amico d’infanzia del fratello di Chiara Poggi.

Era il 22 dicembre del 2016 quando la Procura di Pavia ha aperto una nuova indagine, legata all’omicidio di Chiara Poggi, riguardante l’amico d’infanzia del fratello della vittima, Andrea Sempio. Tutto era nato da una perizia genetica consegnata dalla difesa di Alberto Stati, ex studente di economia e poi commercialista, riconosciuto nel dicembre del 2015 dalla Cassazione come l’assassino della 26enne di Garlasco laureata in economia. Secondo la documentazione, facente parte di un esposto-denuncia consegnata agli atti dai legali dell’imputato, sotto le unghie di Chiara Poggi vi erano tracce di DNA non appartenenti a Stasi ma ad un conoscente della vittima, Andrea Sempio. A sostegno della tesi, la difesa di Stasi evidenziò come Sempio era solito spostarsi in bicicletta per Garlasco e come il numero di scarpe era simile con quello dell’indagato. L’inchiesta si è poi conclusa con l’archiviazione, avvenuta il 28 marzo del 2017, quando il giudice delle indagini preliminari ha bocciato la pista indicata dagli avvocati difensori definendo la consulenza presentata sul DNA “assai suggestiva ma totalmente priva di valore scientifico”.

Andrea Sempio, successivamente al completo proscioglimento, ha provveduto a querelare gli avvocati di Alberto Stasi per calunnia. Il danno è stato tale che il 29enne ha confessato, in un’intervista di Gabriele Moroni, giornalista de Il Giorno, che tale vicenda lo ha segnato molto ed ancora oggi ne risente: “Non è una cosa che si possa dimenticare così, da un giorno all’altro, da un momento all’altro. Sono sereno, lo sempre stato anche nei momenti più brutti”. In merito al rapporto con il fratello di Chiara Poggi, Marco, rivela di essere ancora suo amico, come sempre. Non pensa alla vendetta o alla rivalsa e afferma: “Penso più che altro a godermi la normalità, la tranquillità che ho recuperato. Con gli avvocati abbiamo fatto la nostra denuncia. Vedremo. Quello che voglio dire è che non è che la mattina mi sveglio e penso a rifarmi, a rivalermi. Oppure che ci pensi tutti i giorni”.

Indubbiamente, come lui stesso ammette, l’avvio dell’indagine a suo carico legata all’omicidio di Chiara Poggi ha avuto delle ripercussioni su di lui e sulla sua famiglia. Alla domanda come sono state le festività natalizie appena concluse ha risposto: “Abbiamo passato un Natale decisamente più normale rispetto a quello dell’anno prima. Anche i miei genitori sono più tranquilli, dopo avere sofferto tanto. È stato un brutto colpo. L’abbiamo saputo dalle televisioni. Quando lo racconto non ci crede nessuno. Possibile, mi chiedono, che non ti sia arrivato un avviso di garanzia, qualcosa? Niente. Poi è venuto tutto il casino mediatico. Però io e i miei genitori abbiamo saputo dalla televisione che ero indagato per l’omicidio di Chiara. Provi a immaginare che Natale abbiamo passato”.

Photo Credits Facebook

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