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Omicidio Renata Rapposelli, il Natale dei due indagati: padre e figlio sempre vicini

È ancora avvolta nel mistero la morte della pittrice Renata Rapposelli, la 64enne scomparsa il 9 ottobre scorso e il cui cadavere è stato rinvenuto a Tolentino, a ridosso del fiume Chienti. Gli unici due indagati per l’omicidio, l’ex marito e il figlio della vittima, hanno passato il primo Natale senza Renata così…

Gli unici indagati per l’omicidio della pittrice Renata Rapposelli, la 64enne originaria di Chieti, scomparsa il 9 ottobre del 2017 da Giulianova, il cui cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è stato rinvenuto il 10 novembre scorso sulle rive del fiume Chienti, in una zona impervia a Tolentino, hanno passato le vacanze di Natale molto uniti. I due, Simone e Giuseppe Santoleri, rispettivamente figlio ed ex marito della donna, si sono visti ogni giorno e ciò è stato possibile anche al dissequestro della macchina Fiat Seicento di proprietà dei due uomini.

Il figlio, come riporta La Notizia, si è infatti recato quasi ogni giorno presso la struttura, specializzata nella gestione di patologie psichiatriche ad Ascoli Piceno, in cui è ancora oggi ricoverato il padre. I due, in questo momento in cui si è allentata la morsa psicologica legata alle indagini, si sono ritrovati ad essere probabilmente più sereni. Le indagini però sul caso non si sono fermate, anche se, al momento, l’unico dato che sembra essere certo è che gli elementi acquisiti non hanno consentito di comprendere, con prove certe, chi è l’assassino di Renata Rapposelli. Stando alle nuove analisi effettuate sul corpo della donna non è stata accertata nessuna lesione sull’apparato scheletrico. Sembra quindi che la pittrice non è stata gettata nel burrone quando era ancora in vita, in quanto, se così fosse stato, sarebbero stati ritrovati evidenti segni.

Si esclude quindi l’ipotesi che la donna sia stata gettata ancora in vita. È stato inoltre appurato, dopo attente analisi, che il pezzo del parafango plastificato, trovato nelle vicinanze del cadavere della donna, non appartiene alla Fiat Seicento dell’ex marito Giuseppe e del figlio Simone Santoleri. L’esito della comparazione dei materiali tra il reperto e quello dell’utilitaria dei due uomini è soltanto il primo di una lunga serie di accertamenti tecnici affidati ai Ris dalla magistratura. Dai laboratori dei carabinieri sono attesi anche i risultati di una serie di campioni prelevati nell’auto dei Santoleri ed altri presi dalla loro abitazione a Giulianova. Entrambi gli indagati continuano a professarsi innocenti in merito all’omicidio della pittrice Renata Rapposelli.

Photo Credits Facebook

 

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